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I Santi Martiri Solutore, Avventore e Ottavio

Da Deniele De Stefano

Novembre 20, 2015

I santi Solutore, Avventore e Ottavio

In via Garibaldi 25 sorge la chiesa dei Santi Martiri; se non ci siete mai entrati per assistere ad una funzione, sicuramente sarete passati li davanti tante volte mentre passeggiavate per una delle vie più caratteristiche di Torino. Ma chi sono i martiri di cui la sopracitata chiesa ospita addirittura le reliquie?

Parliamo dei santi Solutore, Avventore e Ottavio, ricordati come i primi (almeno in ordine cronologico) protettori della nostra città.

Poche sono le notizie riguardo alle loro vite: da alcuni scritti risalenti al V secolo pare che fossero soldati romani appartenenti alla legione tebea, che secondo la tradizione cristiana sarebbe stata condannata prima alla decimazione (punizione esemplare in cui viene condannato a morte un soldato ogni dieci) e poi allo sterminio completo dall’imperatore Massimiano. Causa di tanto accanimento fu il reiterato rifiuto di giustiziare alcune popolazioni stanziate nella regione Vallese, parte della moderna Svizzera, ree di essersi convertite al cristianesimo. L’epurazione di questi soldati viene ricordata come il massacro di Agaunum.

Interno della chiesa dei Santi Martiri
Interno della chiesa dei Santi Martiri

I tre futuri santi cercano di fuggire ma vengono raggiunti a Torino: Avventore e Ottavio vengono catturati per primi e trucidati immediatamente; la fuga del più giovane dei tre, Solutore, invece arriva fino ad una cava di sabbia dove cerca riparo, ma anch’egli viene catturato e, condotto nei pressi della Dora Riparia, subisce il destino degli altri due compagni.

La tradizione vuole che i loro corpi vengano recuperato da Giuliana, una matrona (ovvero una libera cittadina coniugata) di fede cristiana che mossa a compassione si occupa della sepoltura e decide di innalzare sul sepolcro una piccola cappella. Essa verrà trasformata poi verso la fine del V secolo in una basilica dal vescovo Vittore, ed anni dopo incorporata ad un monastero per farne un’abbazia intitolata a S. Solutore dal vescovo Gezone.

Il complesso ospitava i resti delle spoglie del santo a cui è intitolata oltre a quelle di Avventore e di Ottavio, nonché quelle di santa Giuliana, la donna che le raccolse.

Facciata della chiesa dei Santi Martiri
Facciata della chiesa dei Santi Martiri

Nel 1536 viene decisa la demolizione dell’abbazia e le reliquie furono trasferite prima nella chiesa di Sant’Andrea (oggi chiesa della Consolata) e poi presso i Gesuiti, fino a quando non trovarono la loro collocazione definitiva nella chiesa dei Santi Martiri, il 20 Gennaio 1584.

Nonostante l’arcidiocesi di Torino ne celebri la memoria proprio il 20 Gennaio, il martiriologio romano ne stabilisce la memoria liturgica il 20 Novembre, fissandola come data della loro morte:

“A Torino [si festeggiano] i santi Martiri Ottavio, Solutore e Avventore, soldati della legione Tebana, i quali, sotto l’imperatore Massimiano, combattendo valorosamente, furono coronati dal martirio”

Daniele De Stefano

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Deniele De Stefano

Nato e cresciuto a Torino, sono diplomato in informatica all’Itis Avogadro e laureando in lingue e letterature straniere presso l’università di Palazzo Nuovo. Amo moltissimo la mia città, ne sono orgoglioso, e mi piace mostrare agli altri cosa essa può offrire ed il motivo per cui le sono così legato.