Torino come Parigi: la festa dei vicini 2015

La capitale francese fu la prima a lanciare questo tipo di iniziativa nel lontano 1999, a ridosso del nuovo millennio, dei ragazzi francesi tramite la loro associazione lanciarono questa bella iniziativa tesa a migliorare i rapporti di buon vicinato che, nel mondo frenetico delle grandi metropoli odierne, e quasi un miraggio.
Spesso ci si trova a condividere lo stesso palazzo o condominio, e persino lo stesso pianerottolo, ignorando completamente le persone che vivono insieme a noi in quegli stessi luoghi.
Sulla volontà di mettere fine a questa situazione si diede inizio all’ iniziativa: e fu un successo.
10000 persone parteciparono all’ evento che negli anni successivi si espanse rapidamente ramificandosi in tutto il territorio francese.
Ma la scalata non si fermò qui e travalico i confini transalpini coinvolgendo, nel 2004, oltre 3 milioni di persone in Europa.
La città di Torino ha aderito alla manifestazione dal 2006 portando l’ Italia tra i 36 paesi aderenti all’ iniziativa che nell’ edizione dell’ anno scorso ha visto la partecipazione di ben 40 milioni di europei.
Partecipare è molto semplice, vengono coinvolti direttamente i cittadini e le istituzioni, che organizzano in spazi pubblici grandi tavolate in cui si cerca di conoscersi e condividere le proprie esperienze, soprattutto culinarie.

In quest’ edizione, la 2015, si è deciso di seguire il grande filo conduttore che la presenza dell’ Expo di Milano ha portato nel nostro paese: “nutrire il pianeta”.
Ogni famiglia è tenuta a portare specialità della propria regione o nazione di appartenenza, per poter condividere con i propri vicini la propria cultura del cibo e il proprio modo di “nutrire” , facendo conoscere i propri costumi e, soprattutto, facendosi conoscere da chi vive nella porta accanto.
Anche quest’ anno l’ evento è patrocinato dall’Agenzia Territoriale per la Casa ATC, Federcasa e dal Comune che sul proprio sito indica in ogni circoscrizione dove si può partecipare all’ evento.
Buona festa del vicinato, dunque, e buon appetito!
Alessandro Rigitano
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