Moi, è ufficiale: in arrivo un polo scientifico tecnologico

Lo avevamo anticipato tempo fa, adesso è ufficiale. Nell’area del Moi, l’ex Mercato ortofrutticolo di Torino avrà sede un importante polo scientifico e tecnologico.
L’accordo è legato a un protocollo, siglato pochi giorni fa da Fassino e dai rettori di Università e Politecnico, Gianmaria Ajani e Marco Gilli insieme agli assessori comunali alle Politiche urbanistiche, Stefano Lo Russo, e al Patrimonio, Gianguido Passoni.
L’obiettivo è creare un polo che sia in stretto contatto con la Città della Salute, che sorgerà nell’area ex Avio, quindi a breve distanza: l’area su cui sorgerà il polo scientifico è stata concessa in comodato gratuito dal Comune. Sono 18 mila i metri quadrati su cui, tecnicamente parlando, sorgerà un polo di aggregazione multidisciplinare, che comprenderà area didattica, ricerca, collaborazioni scientifiche e studi tecnologici.
20 milioni di euro è l’ammontare della spesa, che arriverà dai fondi dei due atenei torinesi, da fondi europei e probabilmente da collaborazioni private.
Così il Sindaco: “La concessione a Università e Politecnico delle Arcate, già sede del centro servizi del Villaggio Olimpico durante le Olimpiadi invernali del 2006, ha un interesse strategico per la città; l’auspicata riqualificazione della struttura ha un valore documentale importante nel patrimonio architettonico della città e la realizzazione di un polo tecnologico a carattere scientifico-sanitario è in linea con la vocazione della Città, sempre più orientata a diventare centro di innovazione” può dunque essere considerata una prospettiva concreta.
La loro rinascita può innescare una generale riqualificazione per l’intera area di piazza Galimberti, molto attesa dai cittadini”.
Sono anche previsti laboratori congiunti inter-ateneo, in modo da rendere l’area un reale polo culturale moderno, in cui si faccia non solo ricerca ma si incontrino i migliori cervelli in circolazione. Dalla medicina alla robotica, dall’ingegneria alle neurotecnologie: gli ambiti sono molteplici.
Secondo il rettore Ajani “Il progetto è di assoluta originalità nazionale e trova pochi altri riferimenti anche a livello europeo, mentre si allinea al panorama internazionale più avanzato”.
Redazione Mole24