Parco Michelotti: una riqualificazione oltre lo Zoo

Il mese scorso sono state finalmente deliberate a Torino le linee guida per il bando di concessione per trent’anni dell’area ex zoo Parco Michelotti.
32 mila metri quadrati che dal 1955 al 1987 hanno ospitato il giardino zoologico e che da allora sono diventati un giardino pubblico, in parte affidato in gestione a numerose associazioni. Di volta in volta ne hanno fatto un parco giochi per bambini, sede di concerti, mostre ed eventi estivi fino al 2005, anno in cui il parco ospitò Experimenta.
Il progetto dovrà avere, come obiettivo, quello di mantenere e valorizzare la memoria storico-botanica-paesaggistica e architettonica del luogo, senza stravolgerla, ponendosi per cittadini e turisti come polo permanente pluridisciplinare per attività ludiche, scientifiche e didattiche.
Recentemente anche oggetto di una petizione popolare nata allo scopo di impedire l’utilizzo di animali vivi nell’ambito della sua futura gestione, probabilmente l’evoluzione del parco sarà quella di fattoria didattica o comunque di luogo al centro di attività eco-sostenibili.
In Comune erano già arrivate diverse proposte in tal senso, come quello di Zoom che si è fatto avanti con un progetto con l’obiettivo di creare un polo didattico aperto tutto l’anno ai ragazzi delle scuole, o come quello di Propolis, cooperativa che gestisce già una fattoria didattica in collina, al parco del Nobile.
Rinunciamo quindi all’idea di animali esotici in città, ma prepariamoci a vivere un’esperienza di affascinante immersione nella natura, ma a pochi passi dal centro cittadino.
Serena Fabrizio