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Orto in Piemonte: un patrimonio di tradizioni e genuinità

Da Alessandro Maldera

Aprile 24, 2015

L’orto in Piemonte ha sempre occupato un ruolo di fondamentale importanza nella vita delle famiglie contadine. Ancora oggi, nonostante l’industrializzazione, continua a essere coltivato come un’attività secondaria per le famiglie per di mantenere il contatto con la terra. I prodotti, poi, sono considerati sinonimo di genuinità e sono molto apprezzati nella mentalità moderna. Insomma, coltivare un orto rappresenta non solo un’attività sostenibile, ma anche un modo per mantenere vivo il legame con le radici del territorio. Insomma, un simbolo di autenticità e di ritorno alle origini, un patrimonio culturale da preservare e valorizzare.

L’importanza dell’orto nel passato

Un tempo, l’orto era posto rivolto al sole e vicino alle acque, per garantire una facile irrigazione. Nonostante le sfide climatiche delle alte quote, la coltivazione era una risorsa preziosa per il sostentamento delle famiglie contadine. Solitamente, era la donna a prendersi cura del campo, seguendo le fasi lunari per la semina dei prodotti.

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L'orto in Piemonte
L’orto in Piemonte

Varietà di prodotti dell’orto in Piemonte

In Piemonte, l’orto offre una grande varietà di ortaggi che vengono coltivati con passione e dedizione. Fra gli ortaggi più comuni troviamo

  • peperoni
  • cavoli
  • cipolle
  • patate
  • zucchine
  • pomodori
  • sedano
  • porri
  • fagioli
  • zucche
  • rape
  • asparagi
  • patate
  • cardi

Alcuni di questi prodotti sono considerati specialità tipiche di determinati territori e sono stati inseriti nel “Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino” o sono stati istituiti dei Presidi Slow Food per la loro salvaguardia e promozione.

Erbe aromatiche

All’interno dell’orto piemontese, vengono coltivate anche le erbe aromatiche, che aggiungono profumo e sapore ai piatti tradizionali.

  • Malva
  • timo
  • maggiorana
  • salvia
  • prezzemolo
  • erba cipollina
  • cerfoglio
  • dragoncello
  • borragine
  • acetosella

Insomma, le erbe aromatiche che vengono utilizzate per insaporire insalate, frittate e minestre. Queste erbe aromatiche rappresentano un simbolo di freschezza e genuinità nella cucina piemontese.

L'orto in Piemonte
L’orto in Piemonte

Gli alberi da frutto

Oltre agli ortaggi, l’orto piemontese ospita anche alberi da frutto come meli, peri e ciliegi. Questi alberi sono una fonte di delizie durante la stagione della frutta e aggiungono un tocco di dolcezza all’orto. I frutti degli alberi da frutto sono utilizzati per preparare conserve, marmellate e dolci tradizionali piemontesi.

I piatti tradizionali piemontesi

I prodotti dell’orto piemontese sono la base dei piatti tradizionali della cucina regionale. Pietanze che traggono origine dai prodotti dell’orto e rappresentano un’eccellenza gastronomica. Fra questi più rappresentativi troviamo la bagna cauda, una deliziosa salsa a base di aglio e acciughe che viene servita con verdure crudo. Insieme anche alla  la finanziera, un gustoso stufato di carni miste con funghi e ortaggi Senza dimenticare la torta di verdure, una torta salata farcita con gli ortaggi di stagione.

Il valore culturale dell’orto in Piemonte

L’orto piemontese non è solo un luogo di produzione di cibo, ma ha anche un valore culturale significativo. Coltivare un orto rappresenta una tradizione tramandata di generazione in generazione, che mantiene vivo il legame con la terra e con le radici del territorio. L’orto è un simbolo di autenticità e di ritorno alle origini, una risorsa preziosa che fa parte dell’identità piemontese.

La sostenibilità dell’orto

Coltivare un orto in Piemonte rappresenta anche un’azione sostenibile e rispettosa dell’ambiente. L’orto permette di ridurre l’impatto ambientale derivante dalla produzione di cibo, garantendo prodotti freschi e a km zero. Inoltre, l’orto favorisce la biodiversità e la conservazione delle varietà locali, contribuendo alla salvaguardia del patrimonio agricolo piemontese.

Articolo aggiornato il 06/12/2023

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende