3500 furti a Torino, ma arrivano i nuovi antifurti

Nella seconda metà del 2014, sono avvenuti più di 3500 furti nelle proprietà private della provincia di Torino. La parte preoccupante di questo dato è che sempre più spesso questi furti avvengono senza bisogno di scasso, aspetto che rende le persone sempre più preoccupate e insicure.
Le bande usano diversi sistemi: microcamere che rendono più semplice l’apertura delle serrature, sradicamento dei nottolini che fino a poco tempo fa ci davano una sicurezza in più e sistemi computerizzati per inibire i sistemi di allarme o scoprire i codici delle cassaforti.
Non è un caso che l’impennata di furti si registri sempre nella seconda metà dell’anno, visto che con l’arrivo della primavera e dell’estate si passa più tempo fuori casa o si parte per diversi giorni per i luoghi di villeggiatura.
Per fortuna ci aiuta la tecnologia a stare più tranquilli. I sistemi antifurto tradizionali si limitavano a far suonare l’allarme e a fare un giro di telefonate tra i numeri di emergenza, negli ultimi anni invece, grazie ad internet e agli smartphone, le persone hanno la possibilità di osservare più da vicino la propria casa.

Sono già in commercio, infatti, sistemi che permettono di osservare cosa succede in casa propria connettendosi attraverso internet alle telecamere montate in casa e attraverso i quali è possibile gestire a distanza luci e tapparelle per rendere l’abitazione ancora più sicura.
L’avanguardia però arriva dal campo della domotica, che è riuscita ad integrare il controllo del benessere e della sicurezza della casa in un unico dispositivo, in commercio ad un prezzo piuttosto ridotto rispetto agli antifurti tradizionali.
Questo nuovo sistema viene dall’America e permette, attraverso un’app, di controllare non solo cosa avviene in casa in caso di pericolo, ma per esempio di sapere se i bambini sono tornati a casa da scuola o di controllare i propri animali. Il sistema, inoltre, non si limita alla sicurezza: analizza anche la qualità dell’aria della casa e suggerisce se è il caso di apportare migliorie all’ambiente.
Grazie alle tecnologie quindi, nei prossimi anni potremo tutti avere la nostra casa a portata di clic.
Erika Guerra