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Prima guida turistica di Torino: una scoperta del 1800

Da Alessandro Maldera

Dicembre 02, 2014

Quando si parla di guide turistiche, spesso si pensa a un genere letterario moderno, nato per fornire informazioni oggettive ai viaggiatori. Ma in realtà, le prime guide turistiche risalgono a secoli fa. Nel caso di Torino, la prima guida turistica è a firma di Augusto Lossa nel 1800. E questa apre la strada a una tradizione duratura di esplorazione e scoperta della città.

Le origini

Le guide turistiche sono nate per fornire informazioni utili ai viaggiatori in modo più efficace rispetto alla letteratura di viaggio: più soggettiva ma altrettanto descrittiva. Infatti, erano inventari del patrimonio storico-artistico delle città, ma poi inclusero anche informazioni sui servizi principali e consigli utili per i turisti stranieri.

La prima guida turistica di Torino

Il primo libro fu pubblicato nel 1800 da Augusto Lossa. Quest’ultima si chiama “Torino descritta o Guida storico-amministrativa della città di Torino indispensabile ad ogni forestiero e cittadino torinese“. Una guida che raccoglie tutte le informazioni storiche e circostanze che illustravano Torino, fornendo al viaggiatore tutte le nozioni indispensabili per visitare una città nuova.

La guida di Lossa era suddivisa in diverse sezioni.

  • La prima parte conteneva cenni preliminari su Torino antica e moderna
  • la seconda parte era dedicata alla parte storica e amministrativa della città, fornendo una descrizione dettagliata delle diverse zone e quartieri di Torino.

Inoltre, il libro conteneva anche regolamenti, tariffe e informazioni sulla posta e sulla famosa casa reale di Savoia.

Caratteristiche della guida di Lossa

Il manuale era privo di immagini e si concentrava principalmente sulla descrizione dettagliata della città, delle sue attrazioni e dei servizi disponibili per i viaggiatori. Se confrontata con le guide turistiche moderne, la scrittura di Lossa potrebbe sembrare monotona, ma era molto fitto e ricco di informazioni utili.

Una caratteristica positiva della prima guida era la parte dedicata agli alberghi, alle caffetterie e alle trattorie di Torino. Queste indicazioni erano preziose per i viaggiatori che dovevano vivere, dormire e mangiare nella città. Informazioni che si rivelarono fondamentali e vennero successivamente incluse anche nelle grandi guide turistiche.

L’evoluzione nel tempo

Dopo la guida di Lossa, molte altre guide turistiche furono pubblicate a Torino nei decenni successivi. Alcune di queste si collocavano nel filone dell’Almanacco Reale o della Nuova Guida, fornendo informazioni sulle chiese, i luoghi più particolari, le istituzioni culturali e altre notizie utili sulla città.

Manuali turistici che si evoluti nel corso dei secoli, includendo sempre più informazioni e servizi per soddisfare le esigenze dei viaggiatori. Oggi, le guide turistiche di Torino sono fonti preziose di informazioni per i turisti, offrendo una panoramica completa delle attrazioni, dei ristoranti, degli eventi e dei servizi disponibili nella città.

L’eredità della prima guida turistica di Torino

La prima guida turistica di Torino scritta da Augusto Lossa nel 1800 ha gettato le basi per la tradizione delle guide turistiche nella città. Questa guida ha fornito un modello per le guide future, mettendo in evidenza l’importanza di fornire informazioni dettagliate e utili per i viaggiatori.

Oggi, le guide turistiche di Torino continuano a essere uno strumento indispensabile per i turisti che desiderano scoprire la città. Grazie alla guida di Lossa e alle sue successive evoluzioni, i viaggiatori possono godere di un’esperienza più completa e soddisfacente durante la loro visita a Torino.

Articolo aggiornato il 28/11/2023

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende