Maltempo in città, ecco i record di Torino

Quando gli italiani provenienti dal Sud vengono a Torino, tendenzialmente la considerano una città fredda, un po’ afflitta dal maltempo e con un autunno perenne.
Ad oggi tutti i torinesi però, sanno bene che non è così, poiché negli ultimi anni Torino ha subito una trasformazione climatica notevole raggiungendo anche un buon livello di caldo durante i mesi primaverili e in parte autunnali (basta guardare al fine settimana appena trascorso con temperature ai limiti dell’estate).
Nonostante tutto questo però, nella memoria storica di Torino ci sono stati numerosi record legati al maltempo e al freddo, che nel corso dei secoli hanno contribuito a creare la fama di “città fredda” e un po’ inospitale.
Andiamo a vedere, nel corso degli ultimi secoli, quali sono stati i momenti più freddi e bui di Torino.
Partendo dall’evento più antico:
- il 16 agosto 1741 a Torino ci fu la grandinata con i chicchi più grandi di diametro (9-10 cm);
- nell’ottobre 1839 la piena del Po ai Murazzi più importante nella storia del fiume dal 1797 (6,20 mt di profondità raggiunti);
- il 28 dicembre 1901 una fitta nebbia avvolse Torino lasciando una visibilità di circa 1 mt alla nostra città e ai suoi abitanti;
- tra il 22 e il 26 marzo 1956 ci fu il diluvio più lungo su Torino dal lontano 1803: per 78 ore consecutive la pioggia bagnò la capitale sabauda provocando un’alluvione di grandi proporzioni;
- in ultimo, il 27 agosto 1974 si accumularono al suolo dai 30 ai 35 cm di grandine.
Torino insomma ha avuto un curriculum storico sul maltempo piuttosto notevole. Questi dati, così lontani dai giorni nostri, sembrano delle curiosità guardati nell’ottica moderna, ma speriamo che rimangano sempre un monito a memoria delle “potenzialità” della natura nella nostra città sul fiume Po.
Francesca Palumbo