Movement, aggiornati al 2014

È che non ti ci abitui mai a pensare che Torino possa essere al livello di Detroit, culla della musica elettronica.
Non per niente nessuno ha mai scritto Put Your Hands Up For Torino. Noi al massimo abbiamo avuto Roma Provincia Torino Capitale in diretta dal Parhasar… grazie per il pensiero, Sandro Replay!
Per carità, abbiamo tutti apprezzato lo sforzo quando avevamo 13 anni, ma ormai abbiamo superato il trauma, è ora di guardare avanti.
Ed eccoci nel 2014, generazione ’90,
Detroit rimane al di là dell’Atlantico e in qualche modo ci siamo dovuti aggiornare.
Quando Replay ci – o forse sarebbe meglio usare ‘mi’, ho avuto un’infanzia difficile! – riempiva le orecchie di orgoglio torinese, io ero alle scuole medie.
Non conoscevo molto la musica elettronica, non andavo a ballare e soprattutto non avevo idea di cosa fosse il Movement. Ma mentre io viaggiavo nell’incoerenza musicale popolata di Green Day e Celine Dion nello stesso CD masterizzato, questa versione europea del Detroit Electronic Music Festival prendeva forma e consapevolezza: dal 2006, anno delle Olimpiadi Invernali che hanno cambiato la faccia di Torino, il Movement si è preso il suo spazio e tempo.
In nove edizioni il numero d giorni è aumentato da uno a dieci, le location hanno acquisito una varietà notevole, spaziando dal PalaIsozaki, al Conservatorio, a Lingotto Fiere, e gli errori sono stati anche molti: come ha sottolineato Matt Unicomb su Resident Advisor a proposito dell’edizione del 2011, per esempio, in cui l’organizzazione ha lasciato parecchio a desiderare.
C’è stato anche il tempo per rimediare a quegli errori, visto il successo dell’ultima edizione, rivalutata e votata 4/5 dallo stesso sito, RA.
C’è ancora tempo per essere in tutto e per tutto all’altezza di Detroit, soprattutto stasera, 31 Ottobre, in attesa del main show.
Padiglione 3, Lingotto Fiere: salgono sul palco Joseph Capriati, Timo Maas, Theo Parrish, Jeff Mills, Ellen Allien, Moodyman e molti altri, non mancate!