Uber a Torino, taxisti sul piede di guerra

Era solo questione di tempo e così, dopo Milano, Roma e Genova, le prime automobili di Uber son sbarcate a Torino.
Quest’ultima è la tanta chiacchierata applicazione che consente di prenotare una vettura, con servizio d’autista, tramite il proprio smartphone.
Basta solo registrarsi inserendo i propri dati personali e la modalità di pagamento (carta di credito o PayPal) e prenotare una vettura nel luogo desiderato: il costo è fisso e deciso e priori e non dipende dalla lunghezza del tragitto e dal tempo di percorrenza.

La società Uber, creata in California, ha confermato che le prime berline sono già arrivate in città, ma ancora non hanno comunicato quali saranno i servizi a disposizione dei torinesi. I servizi fornite dall’applicazione, in genere sono di 6 tipologie a secondo della vettura scelta:
- Low cost
- UberX,
- Taxi
- Black,
- Suv
- Lux.
Non è da escludere neanche che si possa del servizio UberPop , ovvero la possibilità di condividere, ovviamente sempre a pagamento, passaggi con gli automobilisti che si devono spostare da un luogo all’altro. Resta da capire se la normativa italiana preveda questa possibilità che a Parigi e Berlino dopo il lancio dell’applicazione è stata sospesa.
Un arrivo in città, quello della Uber, che siamo certi non sia stato gradito dalla categoria dei taxisti, pronti anche qui, come avvenuto in altre città dove l’applicazione è sbarcata prima, a far sentire la propria voce per tutelare la categoria d’appartenenza.
La Redazione di Mole24