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Rifugi antiaerei di Torino: ricordi della Seconda Guerra Mondiale

Da Alessandro Maldera

Ottobre 21, 2014

I rifugi antiaerei di Torino sono una testimonianza tangibile della storia della città durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante il conflitto del 1939 -1945 la città subì 41 bombardamenti, la più colpita d’Italia, causando la morte di oltre 2.000 persone e ferendo altre migliaia. Ancora oggi i rifugi, scoperti per caso o resi accessibili al pubblico, offrono una prospettiva unica durante il conflitto e la determinazione della popolazione di fronte alle avversità.

Bunker: i rifugi di Torino

Principali rifugi antiaerei di Torino

Nel capoluogo del Piemonte  sono presenti ben 42 i “ricoveri pubblici” costruiti durante la Seconda Guerra Mondiale per proteggere i cittadini dai bombardamenti. I rifugi antiaerei di Torino sono stati realizzati con criteri di sicurezza, utilizzando calcestruzzo e muri spessi almeno 80 cm.

Alcuni dei rifugi più noti  sono in

  • via Foggia
  • Palazzo Civico
  • Piazza del Risorgimento
  • i giardini di Largo Sempione
  • via Giordano Bruno
  • Parco Ruffini
  • sotto il Museo della Resistenza, nel Palazzo dei Quartieri Militari in corso Valdocco 4/a.

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La scoperta di un nuovo rifugio antiaereo

Uno degli ultimi bunker ritrovati a  Torino è situato in piazza Marmolada. Questo bunker è stato casualmente riportato alla luce durante gli scavi per la costruzione del parco Mennea nel 2014. Si ritiene che fosse utilizzato dai dipendenti della Fiat Materferro, la cui sede si trovava proprio nella stessa piazza. Il rifugio, ricco di reperti storici, si estende per 12 metri di profondità e comprende tre stanze, ognuna con una capienza di circa 120 persone. Dotato di generatore elettrico e un piccolo bagno, questo rifugio spesso è aperto ai visitatori.

Rifugi antiaerei di Torino: ricordi della Seconda Guerra Mondiale

Il bunker di Palazzo Civico

Uno dei rifugi antiaerei più interessanti di Torino è il bunker di Palazzo Civico. Costruito tra il 1940 e il 1942, questo rifugio si trova a dieci metri sotto terra e ospitava il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Via Bellezia e la Polizia Locale in caso di attacco. Nonostante i bombardamenti subiti, il bunker ha resistito agli attacchi dell’aviazione inglese. Accessibile tramite un tunnel lungo 30 metri e alto un metro e ottanta, il rifugio dispone di acqua corrente, ricambio d’aria e porte anti scoppio. Nonostante le porte non siano sigillabili, il bunker offre comunque una certa protezione grazie alla sua posizione a 10 metri di profondità e all’utilizzo di tecniche costruttive specifiche.

Rifugi antiaerei di Torino: ricordi della Seconda Guerra Mondiale

Conservare la memoria storica

Le R dipinte sui palazzi di Torino sono un altro simbolo tangibile della storia della Seconda Guerra Mondiale. Queste lettere indicavano la presenza di un rifugio sicuro all’interno dello stabile, guidando le persone verso un luogo di protezione durante i bombardamenti. Nonostante il passare del tempo, molti palazzi hanno deciso di conservare questi segni storici, che rappresentano un ricordo indelebile di quel tragico periodo.

Articolo aggiornato il 14/12/2023

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende