Gara di solidarietà per Giulia… grazie Torino!

Risale alla fine del mese di settembre il caso di Giulia Di Renzo, la dodicenne disabile a cui degli ignoti avevano rubato la sedia a rotelle.
L’ignobile furto era avvenuto davanti al teatro dell’oratorio di via Piazzi, alla Crocetta, mentre Giulia assisteva con la sua famiglia a uno spettacolo per beneficienza dedicato a Simone Cerutti.
La carrozzina di Giulia era un modello particolare, tecnologico e costruito appositamente per lei.
Come è facile immaginare, la carrozzina elettrica di Giulia ha anche un costo molto elevato, che la famiglia della dodicenne farebbe fatica a sostenere nuovamente. Sono partiti immediatamente gli appelli per convincere gli sconsiderati ladri a restituire la refurtiva, appelli che però non hanno ottenuto esito.
La famiglia si è anche rivolta alla Asl: le strutture pubbliche, però, potevano fornirle una sedia sostitutiva solo con una lunga attesa, e avrebbero fornito solo un modello base, ben diverso da quello di ultima generazione di cui Giulia ha bisogno.

I genitori della ragazza, Cristina e Alessio, hanno subito allestito un portale, unacarrozzinapergiulietta.it, facendo partire una rete di solidarietà che aiutasse loro e la figlia.
Obiettivo preposto, 14000 euro.
Ai cuori di pietra dei delinquenti autori del furto sono corrisposti, per fortuna, i cuori generosi dei compagni di scuola di Giulia, a Bruino, dei concittadini e di molti donatori anonimi.
Cinquanta negozianti del quartiere Crocetta, dove è avvenuto il furto, hanno raccolto ben quindicimila euro.
Sembra quindi che Giulia potrà avere presto una nuova carrozzina; la sua famiglia ha ricevuto e sta ricevendo una cifra molto più alta di quella necessaria, ma i suoi genitori hanno già dichiarato che questa generosità si trasformerà in qualcosa di buono.
“Non eravamo preparati – ha spiegato il padre Alessio Di Renzo- quindi al superamento dell’obiettivo abbiamo proposto la restituzione delle eccedenze a chi lo desiderasse, altrimenti stiamo pensando a nuovi progetti, a sostegno di altri amici in difficoltà. Per ora abbiamo qualche idea abbozzata, dobbiamo maturarla insieme a Giulia”.
G. Ongaro