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C’era una volta la funicolare della Gran Madre

Da Alessandro Maldera

Agosto 28, 2014

C’era una volta la funicolare della Gran Madre

C’era una volta la funicolare della Gran Madre

Ormai rimasta nella memoria di pochi anziani concittadini la funicolare della Gran Madre, più nota come funicolare dei Cappuccini, ha sovrastato la città di Torino per decenni.

Quest’ennesima creazione di pubblica utilità, fu costruita a Torino nel lontano 1885 ad opera dell’Architetto Alessandro Ferretti.

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La funicolare si proponeva come progetto continuativo rispetto a quello della Dentera che porta ancora a oggi a Superga, inaugurata l’anno prima.

Strutturalmente la funicolare era dotata di 120 m di binari e aveva la funzione di traghettare i torinesi dalla piazza della Gran Madre alla collinetta dei Cappuccini, meta ambita di pellegrini e turisti durante le festività religiose.

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Una volta presa la corriera, al costo di soli 10 centesimi di lire o poco più, i torinesi potevano raggiungere facilmente la collina, osservare il panorama e visitare l’apposito Museo (aggiungendo altri 50 centesimi).

I vagoni della corriera erano tappezzati dalle pubblicità della birra “Metzger Torino”, tanto che la stazione di arrivo era caratterizzata dalla scritta “Birraia”.

L’opera, già all’avanguardia per l’epoca, era dotata di doppio binario, cosa che permetteva alle vetture di salire e scendere contemporaneamente.

La stazione di partenza era rappresentata da un chiosco di legno posto all’imbocco dell’attuale Corso Moncalieri, quella di arrivo risiedeva sul monte nel piazzale del Centro Incontri.

Per anni la funicolare fu un punto di orgoglio per la città di Torino e un’occasione di divertimento per i cittadini, non solo per le sue funzioni di trasporto ma anche per i divertimenti invernali che casualmente generò negli anni ’30 del ‘900 quando divenne una vera e propria discesa sciistica urbana non artificiale.

Dopo la funicolare di Superga, quella della Gran Madre fu la seconda opera in tutta Italia a proporsi come mezzo di trasporto turistico interno ad una città.

C’era una volta la funicolare della Gran Madre di Torino

Con sommo dispiacere da parte dei torinesi, la funicolare del Monte dei Cappuccini smise per sempre di funzionare alla fine del marzo 1942 a causa della guerra e fu smantellata nel 1961 definitivamente.

Purtroppo ad oggi davvero poche persone si ricordano della funicolare che collegava il Po al belvedere cappuccino, anche se l’opera fu davvero imponente per l’epoca e ancora oggi (molto probabilmente) attirerebbe numerosi visitatori come la Dentera di Superga.

Ricordarla è senz’altro interessante perché già alla fine dell’800 Torino si dimostrava una città pronta ad abbracciare l’innovazione e a costruire opere pubbliche notevoli.

La funicolare della Gran Madre è stata solo la prima di una serie di manufatti che non sono durati nel tempo per la nostra città, ma indubbiamente i torinesi non l’hanno dimenticata.

Un giorno, forse, il progetto potrebbe essere recuperato e i torinesi avrebbero di nuovo una corriera per il belvedere.

Francesca Palumbo

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende