Torino A.A.A. Questura vendesi ( e non solo)

Un nuovo piano di dismissioni di beni e proprietà del Comune e dalla Provincia di Torino, quest’ultima in fase di riassestamento, per incassare 28 milioni di euro.
E’ questo l’obiettivo che s’è ‘imposto Palazzo Civico che nei giorni scorsi è passata dalle parole ai fatti cominciando ad avviare i primi bandi pubblici per la vendita di una serie di immobili cittadini.
Oltre alla cessione delle azioni detenute delle varie società partecipate ( Sitaf ed Ativa, su tutte) sono stati messi sul mercato 2 ex cantoniere ( dal valore stimato di poco ai 400 mila euro), un paio di terreni a Ciriè ed Orbassano ( di circa 300 mila euro complessivi), una piccola palazzina alla periferia sud di Torino da e 8 appartamenti ( al confine con Moncalieri dal costo di circa 150 mila euro ad unità).
Ma i veri fiori all’occhiello di questa dismissione, da cui si spera di ottenere la maggior parte dei fondi di cui il Comune di Torino necessita, sono la dismissione della zona attorno a Ponte Mosca e dalla vendita della Questura, quest’ultima di proprietà della Provincia di Torino
L’edificio, situato tra corso Vinzaglio e via Severino Grattoni, ha un valore di circa 17 milioni, ma deve sottostare ad una serie di vincli e limitazioni.
La Questura infatti, non è che un investimento da reddito, visto che non vi sarebbe la possibilità da parte del nuovo proprietario di sfruttare l’immobile per un’altra destinazione e quindi, non potrebbe che affittarlo alle forza di Pubblica sicurezza.
L’obiettivo del bando , insomma, è quello di attirare l’attenzione di un qualche fondo d’interesse, visto che, se pur spesso paga in ritardo, lo Stato italiano è un creditore sicuro.
Un valore aggiunto non da poco in un periodo d’instabilità economica mondiale come ‘attuale e che quindi fa ben sperare Palazzo Civico che entro poche settimane si riesca a concludere l’affare.
La Redazione di Mole24