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Le montagne Olimpiche e i loro vini eroici

Da Alessandro Maldera

Dicembre 19, 2013

E’ risaputo che per i torinesi un grande momento di svago nel corso dell’anno è rappresentato dalle tanto attese vacanze di Natale. Fra le mete più gettonate troviamo la Val Chisone e la Val Susa dove all’imbocco di queste vallate è possibile scorgere, lungo i pendii maggiormente esposti al sole, dei filari di vigneti. Si tratta di una viticoltura eroica, in quanto i produttori di vino sulle alture sfidano le difficili condizioni ambientali del proprio territorio e, nonostante, le avversità continuano a portare avanti la propria missione con coraggio e puntando sempre di più alla qualità.

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Quindi se vi trovate in zona ed oltre ad ammirare i paesaggi, fare lunghe sciate e lunghe merende, cercate un maggiore legame con il territorio, uno dei modi migliori è assaporare il vino che queste terre possono offrirvi. Innanzitutto la particolarità vitivinicola di questi territori è data dai suoi vitigni autoctoni. Per quanto riguarda la Val Susa, i vitigni maggiormente coltivati sono l’avanà, il becouet, lo chatus, il grisa nera, il gros blanc. Mentre nelle zone alpine del pinerolese troviamo l’avanà, avarengo, neretto e Doux d’Henry.

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Se cercate il vino simbolo della viticoltura valsusina, la scelta deve assolutamente ricaredere sull’Avanà. Si tratta di un vino caratterizzato da un colore rubino brillante, che offre sentori di frutti di bosco e al palato colpiscono la sua freschezza e sapidità. Il vino di per sé è semplice e da bere giovane accompagnato da tome non troppo stagionate, salumi, carni rosse e bianche. Tuttavia, oltre all’Avanà, merita certamente una nota il “vino del ghiaccio” (Eisweine, dizione tedesca conosciuta interzionalmente), nato dal progetto di alcuni produttori che nel 2006 hanno iniziato a produrre un vino con grappoli di avanà pigiati rigorasamente gelati. Il risultato è stato un vino dal colore rosato, con profumi di frutta esotica, albicocca e fichi secchi, dal sapore piacevolmente fresco e dolce.

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Tra i vini del pinerolese, il vino di montagna per eccellenza è il Ramìe. Questo vino nasce da un blend di uve autoctone, quali avanà, neretto e avarengo che riposa per due anni in acciaio. Il colore è un rosso rubino più o meno carico, si caratterizza per il suo sentore vinoso e speziato, il gusto è asciutto con un buon tannino. Trova il suo massimo connubio con salumi, piatti a base di funghi e carni rosse.

Dopo questo excursus, ricordatevi che la montagna va assaporata con i suoi vini!

La redazione di Mole24

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende