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Ferrari-Fiat, il legame è nel nome

Da Alessandro Maldera

Gennaio 30, 2014

Ferrari-Fiat, il legame è nel nome

Scrivete su un foglio, a caratteri belli grandi, F14T. Ora allontanatevi. Cosa leggete?

Fiat, vero? Sarà mica un caso che uno dei 4 nomi proposti alla votazione del pubblico on line fosse proprio un omaggio alla casa torinese? No, non lo è: ricordate il modello di 11 ani fa, la F2003 Ga? Ecco, quel “Ga” era una dedica a Gianni Agnelli, da poco scomparso.

Il legame fra Fiat e Ferrari è a doppio filo, da anni. Per la precisione dal 1969, quando Fiat entrò nel gruppo Ferrari, e negli anni arrivò (alla morte di Ferrari stesso) al 90% del pacchetto azionario. Top manager, presidenti, engineering, meccanica: tutto quanto è Ferrari si legge Maranello, ma si scrive Torino.

E fra l’altro, il marchio del Cavallino è uno di quelli che nel Gruppo (ormai Fca Group) tira davvero: secondo dati di ieri,sono cresciuti del 5%, pari a 2335 milioni di euro, i ricavi di Ferrari nel 2013, in linea con il forte aumento registrato dai marchi di lusso del Gruppo (+31% ricavi, pari a 3,8 miliardi di euro). Ferrari ha chiuso il 2013 con un utile della gestione ordinaria ed un Ebit di 364 milioni di euro, in crescita di 29 milioni rispetto al 2012. (fonte Agi).

Tutt’ora, nel settore corse, la collaborazione del Gruppo Fiat è principalmente tecnica: la Casa di Torino mette a disposizione il suo Centro Ricerche (CRF), molto utile alla Ferrari in numerosi settori, secondo quanto dice lo stesso sito di Maranello.

E lo stesso dicasi per il Management: se il curriculum di Luca di Montezemolo è noto per la sua vicinanza a quello della famiglia Agnelli, per esempio anche l’Ad Amedeo Felisa proviene da Alfa Romeo.

E la vicinanza si nota anche in alcuni allestimenti di lusso di automobili Fiat, come la rossissima Cinquecento Abarth 695 Tributo Ferrari, messa in produzione qualche anno fa.

Un filo doppio, quindi, che non sembra certo destinato a spezzarsi.

A.Bes.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende