Emergenza sanitaria: non date da mangiare ai piccioni

L’ordinanza numero 5242 firmata venerdì pomeriggio dal sindaco Piero Fassino non lascia dubbi: la città di Torino ha dichiarato guerra ai piccioni, o colombi che siano.
Come Venezia in cui da diversi anni è vietato ai residenti ed ai turisti dar da mangiare agli uccelli, rei di rovinare il patrimonio artistico della città con il proprio guano, anche Torino ha introdotto una serie di divieti e restrizioni nei confronti di questi volatili. In questo caso, però, non per salvaguardare i nostri beni culturali dalla deturpazione, ma quanto per motivi sanitari.
Le analisi compiute nelle ultime settimane dai biologi dellAsl 1 di Torino su campioni di feci degli uccelli, raccolti nei 4 angoli della città, ha evidenziato che numerosi volatili sono affetti da una pericolosa infezione batterica che attraverso le loro feci potrebbero contagiare anche l’uomo.

Il documento aumenta così le restrizioni in cui sarà possibile dare da mangiare agli uccelli, infatti come si legge sul testo dell’ordinanza , «per salvaguardare malati, anziani e bambini dal rischio di malattie portare dai colombi» è stata aumentata a distanza dai luoghi sensibili – quali ospedali, scuole, case di cura e di riposo, asili nido e aree gioco per bambini – in cui si potrà sfamare gli animali, passando da così dagli attuali 50 a 250 metri.
Assolutamente vietato poi, è anche dare ai volatili da mangiare pane raffermo, quest’ultimo è nocivo per i piccioni indebolendo il loro sistema immunitario e quindi rendendoli maggiormente vulnerabili a malattie ed infezioni
La Redazione di Mole24
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