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Vino Barbaresco: il rosso nobile e pregiato del Piemonte

Da Alessandro Maldera

Ottobre 24, 2013

Il vino Barbaresco è uno dei vini italiani più rinomati e apprezzati a livello internazionale. Appartenente alla famiglia dei grandi vini piemontesi ( insieme al Barolo) ha una storia ricca e affascinante che lo rende un vero e proprio tesoro enologico.

Origini e storia del vino Barbaresco

Le origini d risalgono all’epoca romana, quando i coloni introdussero la coltivazione della vite nella zona delle Langhe, nel Piemonte. Tuttavia, il vero sviluppo del vino Barbaresco si ebbe nel XIX secolo grazie all’enologo Domizio Cavazza. In un periodo difficile per il settore vitivinicolo, l’uomo riuscì a codificare il metodo moderno per la vinificazione del Nebbiolo. Quest’ultimo è il vitigno principale utilizzato per produrre il Barbaresco, lanciando così il vino sui mercati nazionali e internazionali.

Nel 1894, Cavazza fondò la Cantina Sociale di Barbaresco, che divenne un punto di riferimento per la produzione di vini di alta qualità. Grazie alla sua dedizione e all’impegno dei produttori locali, il Barbaresco guadagnò prestigio e riconoscimento nel corso degli anni. Infatti, fu uno dei primi vini italiani ad ottenere la denominazione d’origine controllata (D.O.C.) nel 1966. E successivamente la denominazione d’origine controllata e garantita (D.O.C.G.) nel 1980.

Caratteristiche organolettiche

Il Barbaresco è un vino di grande struttura e eleganza. Di colore rosso granato intenso, con riflessi aranciati se invecchiato, si distingue per i suoi profumi intensi e complessi. Al naso si possono percepire note floreali di viola, frutti rossi e spezie. E che si arricchiscono con l’affinamento di aromi di vaniglia, cannella, noce moscata, liquirizia, cacao, tabacco e cuoio. In bocca, il Barbaresco si presenta asciutto e pieno, con un’armonia e una morbidezza uniche.

Insomma, le caratteristiche sono il risultato di una combinazione tra il terreno delle Langhe, il clima, l’esposizione dei vigneti e il metodo di vinificazione. Il disciplinare di produzione del Barbaresco stabilisce che il vino deve essere prodotto esclusivamente con uve Nebbiolo. Queste ultime coltivate rigorosamente secondo il metodo della controspalliera con potatura Guyot. Inoltre, il vino deve essere sottoposto a un periodo di invecchiamento di almeno 26 mesi, di cui 9 in legno, per la versione base, e di almeno 50 mesi, di cui 9 in legno, per la versione riserva.

Zona di produzione

L’area del Barbaresco è situata nelle Langhe, nel Piemonte, e comprende i comuni di Barbaresco, Neive, Treiso e la frazione di San Rocco Seno d’Elvio nel comune di Alba. Questa zona presenta caratteristiche geografiche e climatiche ideali per la coltivazione delle uve Nebbiolo, con terreni argillosi e calcarei e un clima temperato che favorisce una lenta e completa maturazione delle uve.

Glass of red wine and grape on a kitchen table

Abbinamenti e degustazione del vino Barbaresco

Il vino Barbaresco  si presta ad abbinamenti con piatti raffinati e saporiti. Quindi è ideale da servire con carni rosse, arrosti, selvaggina e formaggi stagionati. Inoltre, il Barbaresco si presta anche a degustazioni più audaci, come abbinamenti con cioccolato fondente.

Per una degustazione ottimale del Barbaresco, si consiglia di servirlo ad una temperatura di circa 18-20°C, in calici ampi che permettano al vino di esprimere al meglio i suoi profumi complessi. È consigliabile lasciarlo respirare per alcuni minuti prima di assaggiarlo, per permettere ai profumi di aprirsi completamente.

Articolo aggiornato il 3/12/2023

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende