La strada reale dei vini torinesi

Percorrendo le colline vitate della nostra provincia e anche oltre, sicuramente vi sarete imbattuti in cartelli che riportavano la seguente dicitura: “Strada Reale dei Vini Torinesi”.
Molto probabilmente vi sarete domandati cosa volessero dire : sappiate, quindi, che vi siete trovati in uno degli itinerari eno-turistici denominati “Strada Reale dei Vini Torinese”, estesi su tutta la provincia e in altre zone del Piemonte, volti a valorizzare le zone particolarmente vocate alla coltivazione della vite e alla produzione di vino, contornate da attrattive culturali e d’interesse paesaggistico.
Tuttavia, dietro a tutto ciò, c’è molto di più: questi percorsi nascono dalla volontà di produttori di vino, operatori turistici ed enogastronomici privati, enti pubblici, consorzi, associazioni e organizzazioni collettive, che nel 2008 hanno fondato quest’associazione senza scopo di lucro con l’obiettivo di rivitalizzare determinati territori vitivinicoli, cercando di dare al turista un’offerta integrata dal punto di vista enologico, gastronomico, culturale e naturalistico.
Per l’esattezza, dal punto di vista territoriale, l’iniziativa si estende in 186 comuni della provincia di Torino e 11 comuni del biellese, vercellese, cuneese ed astigiano, e i soci aderenti sono circa 200. Le aree coinvolte, in particolare, sono: Torino e la Collina Torinese, il Canavese, il Pinerolese e la Val Susa,
Ma nel concreto, cosa offre quest’ associazione?
Essendo composta da soggetti variegati, molteplici sono le offerte. In primis, è possibile partecipare a eventi e visite di cui gli stessi aderenti sono promotori, come feste e sagre, visite guidate a carattere vitivinicolo e anche culturale, escursioni e passeggiate lungo gli itinerari delineati dal circuito, visite presso residenze storiche, degustazioni eno-gastronomiche.
Inoltre i vari ristoratori appartenenti al circuito offrono un’ampia scelta di piatti tipici, puntando all’utilizzo di materie prime provenienti da territori limitrofi e attenendosi alla nostra tradizione culinaria locale.
Se poi non vi accontentate solo dei piatti tipici ma volete acquistare dei prodotti gastronomici e dei vini locali, tutto questo è possibile presso enoteche regionali e botteghe del vino, cantine, aziende agricole e vinerie, inserite nell’associazione. Quindi se siete alla ricerca di una gita fuori porta con un giusto mix di buone bevute e mangiate, cultura e tradizione, percorrere uno di questi percorsi è quello che fa per voi.
Clara Lanza