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Erbaluce di Caluso: il vino dai grappoli lucenti del Piemonte

Da Alessandro Maldera

Ottobre 10, 2013

Il vitigno autoctono Erbaluce di Caluso è una vera gemma del panorama enologico piemontese. Questo vitigno a bacca bianca dà origine a un vino bianco molto apprezzato, declinato in tre diverse tipologie: Erbaluce di Caluso, Erbaluce di Caluso Spumante ed Erbaluce di Caluso Passito.

La storia

La nascita dell’ del vino risale a secoli fa. Le prime testimonianze scritte di questo vitigno risalgono al 1606, quando Giovan Battista Croce, gioielliere del Duca Carlo Emanuele I, menzionò il vino nei suoi scritti. Tuttavia, la sua origine è ancora più antica, con tracce di coltivazione e vinificazione risalenti all’epoca dei Salassi, prima dell’era romana.

Secondo una leggenda popolare, il nome Erbaluce deriva dall’espressione latina “alba lux“, che significa “luce bianca“. Questo nome è perfettamente adatto a questo vitigno, poiché i suoi grappoli brillano con una luce straordinaria quando sono esposti al sole autunnale. Questo fenomeno unico ha ispirato molti a considerare la bevanda come un vero e proprio tesoro luminoso.

Caratteristiche del vino bianco

L’Erbaluce di Caluso si presenta con un colore giallo paglierino, con riflessi verdolini e una limpidezza brillante. Al naso, si apre in un bouquet floreale che ricorda i fiori d’acacia e il biancospino. Al palato, offre una sensazione di sapidità con note di mandorla. Questo vino raggiunge il suo massimo splendore dopo almeno quattro anni di invecchiamento, quando emergono anche delle note minerali.

Erbaluce Caluso Torino Piemonte

Le diverse espressioni dell’Erbaluce di Caluso

Erbaluce di Caluso

E’ la tipologia base, ma non per questo meno pregiata. È un vino secco, fresco e aromatico, che si abbina perfettamente a piatti delicati. La sua acidità equilibrata e la finezza dei suoi aromi lo rendono un vero piacere da gustare.

Erbaluce di Caluso Spumante

Il vino si presenta anche nella versione spumante, prodotto rigorosamente con il metodo classico, lo stesso utilizzato per lo champagne. Il risultato è una spuma leggera, con un perlage fine e persistente. Ideale per un aperitivo o per accompagnare antipasti di pesce e piatti a base di crostacei.

Erbaluce di Caluso Passito

La massima esaltazione si raggiunge nella versione passito. In questa tipologia, gli acini dorati di Erbaluce vengono fatti appassire per cinque mesi dopo la vendemmia, su graticci o appesi in locali arieggiati. Successivamente, vengono pigiati e lasciati maturare per almeno tre anni. Il risultato è un vino dolce, che ricorda il miele del Piemonte, la confettura e la frutta candita. L’Erbaluce di Caluso Passito è l’ideale per accompagnare la pasticceria secca piemontese e formaggi dal gusto forte.

La Produzione

La produzione del vino è concentrata nella zona intorno a Caluso, nel Canavese, che comprende i comuni di Torino, Biella e Vercelli. La coltivazione avviene su terreni collinari, che offrono le condizioni ideali per lo sviluppo del vitigno.

Per quanto riguarda la vinificazione, vengono utilizzate moderne tecniche di produzione per preservare l’integrità degli aromi e delle caratteristiche organolettiche dell’uva. Dalla criomacerazione delle uve all’invecchiamento in botti di legno, ogni fase del processo di produzione è attentamente controllata per garantire la qualità e l’eccellenza del vino finale.

Articolo aggiornato il 02/12/2023

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende