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Vino rosso del Piemonte: un tesoro enogastronomico

Da Alessandro Maldera

Giugno 06, 2013

Il vino rosso del Piemonte è un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale. Con vitigni autoctoni come la Barbera, il Dolcetto e il Nebbiolo, questa regione offre numerose bevande che soddisfano i palati più esigenti. Dalla vendemmia alla vinificazione, ogni fase del processo contribuisce a creare vini di alta qualità. La conservazione corretta delle bottiglie è fondamentale per mantenere intatte le qualità organolettiche del vino. E infine, l’abbinamento col cibo è un’arte che permette di apprezzare appieno le sfumature e le complessità del vino rosso del Piemonte

La tradizione vinicola del Piemonte

La coltivazione della vite nel Piemonte risale a circa 3000 anni fa, quando i vitigni furono introdotti dai Greci e dai Romani. Nel corso dei secoli, la viticoltura si è evoluta e si è consolidata come un’attività di grande importanza economica e culturale per la regione. Durante il primo secolo d.C., furono fondate le prime cantine nel territorio piemontese, testimonianza della lunga tradizione enologica della regione. Tuttavia, nel corso del secolo scorso, l’attività vinicola subì un periodo di stagnazione. Fu solo verso la fine del XX secolo che i viticoltori e le autorità locali riuscirono a riqualificare le denominazioni minori e a valorizzare i vini più famosi.

Le terre del vino rosso del Piemontese: Langhe, Monferrato e Roero

Le regioni vinicole più importanti del Piemonte sono le Langhe, il Monferrato e il Roero. Queste zone sono caratterizzate da paesaggi mozzafiato, con vigneti che si estendono a perdita d’occhio.

  • Le Langhe, situate nella provincia di Cuneo, sono celebri per i loro vini pregiati, tra cui spiccano il Barolo e il Barbaresco. Questi vini sono prodotti da uve Nebbiolo, un vitigno autoctono e sono considerati tra i migliori vini rossi al mondo.
  • Monferrato, situato principalmente nella provincia di Alessandria, è famoso per il Barbera, un altro vitigno molto apprezzato. Il Barbera è un vino rosso del Piemonte robusto e fruttato, dal gusto intenso e dal colore rubino intenso.
  • Roero, situato nella provincia di Cuneo, è rinomato per il Roero, un vino rosso elegante e raffinato, prodotto principalmente da uve Nebbiolo. Il Roero si distingue per il suo carattere fruttato e floreale, con note di ciliegia e rosa.

I vitigni protagonisti: Nebbiolo, Barbera e Dolcetto

Tra i vitigni più importanti coltivati nel Piemonte vi sono il Nebbiolo, il Barbera e il Dolcetto.

  • Nebbiolo è il  più pregiato del Piemonte ed è utilizzato per produrre i celebri vini Barolo e Barbaresco. Questo vitigno dà origine a vini di grande struttura, con profumi complessi che evolvono nel tempo. I vini Nebbiolo sono noti per i loro tannini potenti, che conferiscono loro una grande capacità di invecchiamento.
  • Barbera, invece, è un vitigno versatile che dà origine a vini rossi fruttati e vivaci. I vini Barbera sono caratterizzati da un colore rosso rubino brillante e da un gusto fresco e vibrante, con una buona acidità.
  • Dolcetto è un altro vitigno che produce vini rossi secchi. Questi ultimi sono caratterizzati da un colore violaceo intenso e da un gusto morbido e armonioso, con note di frutta rossa. Questo vitigno è coltivato principalmente nelle Langhe e nel Monferrato.
bottiglia e bicchiere di vino rosso
Piemonte patria indiscussa del vino rosso

I vini rossi più pregiati del Piemonte

Tra i vini rossi più pregiati del Piemonte spiccano il Barolo, il Barbaresco, il Barbera d’Alba e il Dolcetto d’Alba.

  • Barolo è considerato il re dei vini piemontesi ed è prodotto nella zona delle Langhe, in particolare nei comuni di Barolo, La Morra, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba. Questo vino è caratterizzato da un colore granato intenso e da un aroma complesso, con note di frutta matura, spezie e tabacco. Il Barolo richiede un lungo periodo di invecchiamento in bottiglia per esprimere appieno la sua complessità e armonia.
  • Barbaresco è un altro grande vino piemontese, prodotto nella zona delle Langhe, principalmente nei comuni di Barbaresco, Neive e Treiso. Simile al Barolo, il Barbaresco è realizzato con uve Nebbiolo e presenta un colore rosso rubino intenso e un bouquet ricco e complesso, con note di frutta rossa, fiori e spezie. Anche questa bevanda richiede un periodo di invecchiamento in bottiglia per sviluppare appieno i suoi aromi e la sua struttura.
  • Barbera d’Alba è un vino rosso vivace e fruttato, prodotto nella zona delle Langhe, principalmente nel comune di Alba. E’ caratterizzato da un colore rosso rubino brillante e da un gusto fresco e vivace, con note di frutta rossa e spezie. Insomma, è un vino versatile che si abbina bene a una varietà di piatti, dalla pasta alla carne.
  • Dolcetto d’Alba è un vino rosso secco e fruttato, prodotto nella zona delle Langhe, principalmente nel comune di Alba. Questo vino si distingue per il suo colore violaceo intenso e il suo gusto morbido e armonioso, con note di frutta rossa e spezie. E’ ideale da abbinare a piatti di carne e formaggi.

Processo di Vinificazione

La produzione del vino rosso del Piemonte richiede un processo di vinificazione attento e meticoloso. Dalle uve coltivate con cura alla fermentazione controllata, ogni fase del processo contribuisce a creare vini di alta qualità. Ecco una panoramica delle fasi principali della vinificazione:

  • Vendemmia:  è il momento in cui le uve vengono raccolte. Nel Piemonte, la vendemmia di solito avviene tra settembre e ottobre, quando hanno raggiunto la maturità ottimale. La raccolta delle uve viene effettuata manualmente o con l’ausilio di macchine.
  • Pigiatura: Dopo la vendemmia, le uve vengono pigiate per estrarre il mosto. Questo è una combinazione di succo, zuccheri, acidi e tannini.
  • Fermentazione: Il mosto viene quindi lasciato fermentare in contenitori di acciaio inox o botti di legno. Durante la fermentazione, i lieviti naturali presenti nel mosto trasformano gli zuccheri in alcol. Questo processo può durare da alcuni giorni a diverse settimane, a seconda dello stile del vino desiderato.
  • Affinamento: Dopo la fermentazione, il vino viene trasferito in botti di legno o acciaio inox per un periodo di affinamento. Durante questo periodo, il vino sviluppa i suoi aromi caratteristici e si stabilizza. Questo processo può durare da alcuni mesi a diversi anni, a seconda del tipo di vino.
  • Invecchiamento: Alcune bevande richiedono un periodo di invecchiamento aggiuntivo in bottiglia per raggiungere la loro massima espressione. Qui, tannini si addolciscono e il vino sviluppa complessità e profondità. I vini invecchiati possono essere conservati per molti anni prima di essere consumati.

Conservazione

La conservazione del vino rosso del Piemonte è un’operazione delicata che richiede cura e attenzione. Per mantenere intatte le qualità organolettiche è importante seguire alcune linee guida di conservazione.

  • Temperatura: Le bottiglie dovrebbero essere conservate a una temperatura costante compresa tra i 10°C e i 20°C. Temperature troppo alte possono accelerare l’invecchiamento del vino, mentre temperature troppo basse possono comprometterne la qualità.
  • Luce: La luce solare diretta può danneggiare il vino, alterando i suoi aromi e il suo sapore. È consigliabile conservare le bottiglie in un luogo poco luminoso o coprirle con un panno scuro o una custodia apposita.
  • Umidità: dovrebbe essere compresa tra il 50% e il 70%. L’umidità eccessiva può causare la formazione di muffe sulle bottiglie, mentre se troppo bassa può far seccare il tappo e permettere l’ingresso di aria nella bottiglia.
  • Orientamento: Le bottiglie  dovrebbero essere conservate coricate, in modo che il tappo rimanga umido e sigilli correttamente la bottiglia. In questo modo si previene l’ossidazione del vino e si mantiene la freschezza degli aromi.
  • Odori: conservare lontano da fonti di cattivi odori, come prodotti chimici, vernici o alimenti fortemente profumati. Questi odori possono infiltrarsi nel vino e alterarne il gusto.

Momento giusto per stappare una bottiglia

Quando è il momento giusto per stappare una bottiglia di vino rosso del Piemonte? La risposta dipende dal tipo di vino. Ecco alcune linee guida generali:

  • Vini Rossi Giovani:  come il Dolcetto e la Barbera, sono generalmente pronti per essere consumati poco dopo l’imbottigliamento. Si consiglia di stappare queste bottiglie a partire dalla primavera successiva alla vendemmia o al massimo entro tre anni.
  • Vini Rossi Invecchiati: come il Barolo e il Barbaresco, richiedono un periodo di invecchiamento in bottiglia per raggiungere la loro massima espressione. Questi vini possono essere stappati dopo almeno tre anni, ma possono beneficiare di un periodo di conservazione più lungo.

Abbinamento cibo e vino rosso del Piemonte

Per godere appieno dei vini rossi del Piemonte, è importante abbinarli a piatti che mettano in risalto le loro qualità. Ecco alcuni suggerimenti per l’abbinamento cibo-vino:

  • Carni Rosse: I vini rossi del Piemonte si sposano alla perfezione con carni rosse, come bistecche, arrosti e brasati. La robustezza e la complessità dei vini rossi si armonizzano con i sapori intensi delle carni rosse.
  • Selvaggina: La selvaggina, come il cinghiale e il cervo, è un’altra ottima scelta  I sapori intensi e speziati  si sposano bene con la struttura e i tannini dei vini rossi.
  • Formaggi Stagionati: I vini rossi del Piemonte si abbinano bene anche ai formaggi stagionati, come il Parmigiano Reggiano e il Pecorino. La complessità dei vini rossi si sposa con la ricchezza e la complessità dei formaggi stagionati.
  • Salumi: come il prosciutto crudo e la coppa, sono un’ottima scelta per accompagnare i vini rossi del Piemonte. I sapori salati e aromatici dei salumi si sposano bene con la freschezza e l’acidità dei vini rossi. Degno di nota è l’abbinamento perfetto con la famosa salsiccia di Bra

Articolo aggiornato il 05/12/2023

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende