Cronaca di Torino

CUAMM: Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari

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CUAMM: la salute è un diritto, battersi per il suo rispetto è un dovere.

Questo è lo slogan –se è giusto definirlo in questo modo- che si legge sul sito ufficiale della prima ONG in campo sanitario, riconosciuta in Italia, CUAMM.

Meno conosciuta – presso l’opinione pubblica o forse solo a me- di Medici senza Frontiere e meno televisiva di Emergency svolge il suo lavoro in Africa, in alcuni paesi dilaniati da secoli di guerre e povertà come l’Angola, la Tanzania e il Sud Sudan.

Vede la luce a Padova nel 1950 e il suo nome, CUAMM, è l’acronimo di Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari. Ha una mission ben precisa che parte dall’idea che la salute è un diritto – cosi come riconosciuto dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo- e che come tale non debba essere considerato un bene di consumo su cui lucrare e guadagnare.

Obiettivi importanti e forse anche ambiziosi che dimostrano come, nel corso di 63 anni, questa organizzazione sia cresciuta nei numeri, senza diminuire nell’entusiasmo.

Ho avuto modo di conoscerla grazie ad una serata organizzata al cinema Massimo di Torino, nel gennaio scorso, presso il quale si è potuto assistere alla proiezione di un documentario del noto regista padovano Carlo Mazzacurati.

Un film, presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 2012, e che ora viene proiettato in tutta Italia, sia per promozione della ONG sia per un altro valore: far conoscere le storie, le avventure e la sensibilità di medici che vedono il loro non come un mestiere, ma una vera e propria missione.

 

CUAMM, è l’acronimo di Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari
CUAMM, è l’acronimo di Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari

 

L’obiettivo che si pongono non è quello di dare semplice assistenza ai poveri dell’Africa, ma insegnare.

Ciò che più mi ha colpito di tutto di questo gruppo, non è tanto l’elevato livello di assistenza sanitaria che questi assicurano, ma la volontà di creare una classe medica sul territorio.

E’ data la possibilità a molti giovani africani di poter studiare medicina, attraverso delle borse di studio, in modo da poter creare una classe di medici locali, autosufficienti o quasi.

Ciò che appassiona, ascoltando le storie e le parole di questi giovani, è la voglia di imparare e la consapevolezza di quanto sia importante studiare, dedicarsi agli altri e l’ingenuità di poterlo fare con mezzi limitatissimi.

A questo punto sorge una domanda. Sono cosi consapevoli anche nella “ricca” – volutamente messa tra virgolette- Italia di quanto sia importante il lavoro del medico?

E soprattutto lo considerano ancora una missione e un servizio.

Si scrive e si parla tanto sulla sanità, sulla speculazione che gira intorno a questo ambiente e i guadagni che ci sono.

Molti giovani spesso si iscrivono a corsi di laurea per le professioni sanitarie spinti più dal prestigio, dal guadagno e dal lavoro sicuro, o quasi.

Ma sanno quanto sia importante avere a cuore il prossimo?

Nessuno stipendio sicuro può sostituire le proprie passioni e sogni.

Per questo motivo, consiglio a tutti, sanitari e no, di vedere questo documentario – si possono cercare date e luoghi sul sito http://www.mediciconlafrica.org/ilfilm/proiezioni.

Un’ultima annotazione, ma non per questo la meno importante: il sito si chiama Medici con l’Africa.

Il “con” non è una parola da sottovalutare: significa insieme, sottolinea la collaborazione, l’aiuto reciproco e la necessità di imparare l’uno dall’altro.

La consapevolezza che da soli non si possa fare nulla, che si possa imparare reciprocamente, evitando la presunzione che solamente noi, fortunati e ricchi, possiamo insegnare.

Forse cose da imparare ne abbiamo tante. Soprattutto sulla preposizione “con”.

 

Per informazioni su Cuamm in Piemonte:

CUAMM – Medici con l’Africa – Gruppo del Piemonte

P.zza Curiel,11

c/o Collegio IPASVI

13900 Biella

http://www.mediciconlafrica.org/gruppi/piemonte

 

 Giulia Copersito

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