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Palazzo Madama a Torino, da porta orientale a capolavoro barocco

Da Daniele Riefolo

Novembre 09, 2020

Facciata Palazzo Madama Torino

Palazzo Madama a Torino non è un semplice edificio della città, ma è custode dell’evoluzione storica e culturale della città.

Da antica porta romana all’odierno museo, passando per castello sabaudo. Un edificio che racconta la storia della città, visti i suoi quasi duemila anni di storia.

Ad oggi, il palazzo custodisce la sede del Museo Civico dell’Arte Antica, l’ultimo passaggio di una meravigliosa storia.

Palazzo Madama a Torino: la storia

Agli albori del primo millennio, dove attualmente sorge piazza Castello di Torino, La colonia romana di Julia Augusta Taurinorum edificò  la Porta Praetoria che consentiva l’ingresso orientale della comunità romana.

Dalla caduta della colonia, fino all’alba del nuovo millennio, della porta non ci sono particolari testimonianze.

Molti, per questo, tendono a ipotizzare un decadimento della struttura.

Gran parte dei resti della prima, infatti, sono stati rinvenuti nel 1700, durante i lavori dell’odierna facciata.

Nel 1280, per volontà di dei Marchesi di Monferrato venne edificata la prima fortificazione.

Passato sotto la famiglia Acaja, la fortezza divenne sede militare e politica.

Gli stessi Acaja, grazie alla loro funzione militare, crearono le torri – per la prigionia dei nemici – e i due ingressi.

Ciò fece assumere al castello la sua attuale conformazione quadrata.

Nel XVI secolo, dopo anni di incuria e sporadiche apparizioni di reali che se ne servirono come residenza sporica, fu la casa Savoia a ridare prestigio alla residenza.

Emanuele Filiberto I, dopo averne tentato di fare residenza ducale, espose tra le mura del Madama la sacra Sindone.

Nel 1637 diventa la residenza di Maria Cristina di Borbone-Francia, che compirà diversi lavori strutturali e di interni.

 Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, invece, sarà la donna che commissionerà i lavori che regalerà alla residenza la sua attuale conformazione.

Tra le firme del restauro, soprattutto nella facciata, si riconosce lo stile e la maestria di Filippo Juvarra.

Lo stesso Juvara, su commissione di Maria Giovanna Battista di Nemours, creò il leggendario scalone che si trova all’interno della residenza.

La scalinata, illuminata dai finestroni del palazzo, è stata costruita per le maestose celebrazioni compiute all’interno della residenza.

Capolavoro della modernità dell’epoca, la scalinata è lunga ben dodici metri e alta ben venti ed ha sostituito un’angusta scala a chioccia, non ritenuta all’altezza dell’importanza del palazzo.

Il grande maestro dovette affrontare l’arduo compito di rimuovere i lasciti medievali dell’edificio.

Lo stesso Juvarra propose una elegante facciata in pietra bianca, mai però del tutto ultimata.

L’UNESCO, nel 1997, la inserisce nel patrimonio mondiale dell’umanità.

Il museo Civico dell’arte Antica

Oggi, palazzo Madama ospita il Museo Civico dell’Arte Antica, che ha al suo interno mostre permanenti e non.

Indirizzo:

Apertura (a prescindere dalla mostra in corso)

  • Giovedì e venerdì ore 12-19;
  • Sabato e domenica ore 10-19;
  • CHIUSO dal lunedì al mercoledì.

Mostra permanente

  • Intero 10 euro
  • Ridotto 8 euro (offerte e promozioni per riduzioni);
  • Gratuito minori di 18 anni, possessori di Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card e altre categorie.

Mostre straordinarie

  • Intero dai 12 ai 16 euro (in base alla mostra);
  • Ridotto dai 10 ai 12 euro (in base alla mostra); 6-18 anni; persone con disabilità; associazioni convenzionate; gruppi formati da minimo 6 e massimo 10 persone.
  • Ridotto scuole euro 4.

I biglietti sono acquistabili online e alla cassa

Contatti:

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale