Press Day e presentazione delle collezioni PE 2013

7 novembre. Tempo di Milano. Tempo di Press Day.
E’ qui, infatti, che le maggiori collezioni di moda vengono presentate agli addetti ai lavori, per poi essere distribuite in tutta Italia e nel mondo.Ed è negli showroom di via Stendhal, che abbiamo potuto visionare i capi della prossima collezione primavera-estate 2013.
Il primo brand di cui vi parleremo si chiama Le Troisieme Songe: questo marchio nasce dall’intuizione di Maria Cristina Codecasa Conti, architetto, nonchè designer di gioielli di Milano, che da qualche anno ha deciso di intraprendere l’avventura come stilista nel mondo della moda, occupandosi della creazione donna e bambino , cosa che le riesce piuttosto bene: basti pensare che nel 2012 si è posizionata tra i finalisti di Who is on Next, a Pitti Bimbo, la famosissima fiera internazionale di Firenze.
Maria Cristina ci ha colpiti per la sua scelta coraggiosa e controtendenza: a differenza di molti brand che seguono la regola della tendenza del momento a tutti i costi, lei ha preferito puntare su capi sartoriali e con una vestibilità personalizzata, che sono ora sbarazzini, ora eleganti, senza cadere mai nell’eccesso o nella pretesa di dettar moda, e così si passa da un abitino morbido con colletto bon ton ad una camicia dalle linee semplici ed essenziali, il tutto senza perdere di vista la femminilità.

Damiano Marini, classe 1984, è il volto, nonchè l’anima del brand che prende il suo nome.
Diplomatosi in un istituto privato di moda, il giovane romano designer di calzature, dopo una tappa obbligata che lo porta a lavorare gomito a gomito con la realtà del settore calzaturiero marchigiano, e dopo aver acquisito le competenze tecniche necessarie a creare calzature di pregio, decide, nel 2010, di tradurre in realtà le proprie idee, fondando appunto, il marchio Damiano Marini.
La sua è una collezione estrosa, fatta di scarpe con tacchi vertiginosi, come di flat, che sembrano delle mini sculture: passiamo dai sandali borchiati alle zeppe in colori shock.
Il suo intento, comunque, è sempre quello di rendere giustizia alla scarpa, spesso relegata al ruolo di antagonista: egli,al contrario, crede che la scarpa debba diventare protagonista, perché, capace da sola, di catturare l’attenzione e rendere unica anche una mise anonima.

Leila Hafzi, invece, regala un sogno ad occhi aperti a chi immagina il vestito da indossare nel giorno più importante della propria vita:quello del matrimonio.
La designer norvegese, infatti, crea abiti etici ed ecocompatibili, tinti a mano in Nepal, formati da tessuti naturali quali chiffon, seta e organza: ognuno di essi racconta una fiaba diversa, ma ugualmente bella, e capace di condurci in un viaggio nei meandri più profondi e romantici del nostro io.
I tagli scelti ed i colori utilizzati rendono subito colei che indossa l’abito eterea e sinuosa allo stesso tempo, capace di affascinare ed ammaliare.


Nato in origine per contrastare i climi più freddi, il Loden viene oggi tessuto con materiali quali lana merino, cashmere, alpaca,cammello e mohair.

E veniamo a Isa Belle: questo brand, nasce nel 1989 dalla mente creativa di Samo Gabrscek, professionista operante nel campo della moda da oltre trent’anni, che, grazie alla cura dei dettagli e all’utilizzo di materiali preziosi,oltre alla qualità data dalla costante dell’artigianalità, anno dopo anno si impone nella realtà delle collezioni moda mare.
In seguito, viene affiancato anche dalla moglie e dalla figlia Azzurra che ne eredita la passione e la dedizione.
La collezione PE 2013 è un tripudio di colori ,come il rosa, spesso utilizzato in coppia col bianco, ed il glicine, oltre che di femminilità e sensualità, data dalle trasparenze dei pantaloni svasati in fondo e dai pizzi dei vestiti e dei kaftani.

di Manuela Catanea