L’orgoglio di 30 anni di Torino Film Festival

Orgoglio.
E’ questo il termine ricorrente che accompagna l’avvicinarsi della trentesima edizione del Torino Film Festival (dal 23 novembre al 1° dicembre 2012 nelle sale dei cinema Massimo, Reposi e Lux).
Si fanno però sentire anche le polemiche, legate all’ultimo anno di direzione della manifestazione da parte di Gianni Amelio (dalla prossima edizione, infatti, il nuovo direttore potrebbe essere il regista Gabriele Salvatores, n.d.r.) e al comportamento scarsamente politically correct di Roma, che ha negato maggiore distanza tra la sua Festa del Cinema (in svolgimento fino al 17 novembre, n.d.r.) e il Tff.
E allora ecco il sindaco Piero Fassino e gli assessori Michele Coppola, Ugo Perone e Maurizio Braccialarghe, unanimi nell’esaltare la tradizionale sobrietà di una manifestazione che, negli anni, è cresciuta per qualità e importanza, attestandosi su livelli di riconosciuta eccellenza nel panorama delle rassegne cinematografiche nostrane.
«Un festival non solo di cinefili, ma soprattutto di opere prime e seconde: questa è l’identità forte del Tff, che nessuno ci potrà rubare o imitare», puntualizza il direttore Amelio. Infatti, su 223 titoli che compongono l’offerta di questa edizione, 70 sono opere prime e seconde di giovani registi, 50 i cortometraggi e 50 le pellicole presenti come retrospettive. 148 sono le anteprime, suddivise tra mondiali, internazionali, europee e italiane.
L’apertura del Festival, venerdì 23 novembre alle ore 21 presso l’Auditorium del Lingotto (l’accesso è consentito ai soli possessori del biglietto d’ingresso, già in vendita esclusivamente on line, n.d.r.) è affidata all’anteprima del film “Quartet”, esordio alla regia di Dustin Hoffman, sceneggiatura di Ronald Harwood (Sevo di scena, Il pianista).
La pellicola, conclusa sulle note del celebre Quartetto tratto dal Rigoletto, racconta la vita in una casa di riposo per cantanti lirici e musicisti immersa nella campagna inglese, dove, come ogni anno, ci si prepara ad allestire un omaggio che celebra l’anniversario della nascita di Giuseppe Verdi. Il film esce in Italia nel 2013 e vede tra i protagonisti Maggie Smith, Tom Courtenay e Michael Gambon. Madrina della serata d’apertura, l’attrice Claudia Gerini.

La cerimonia di chiusura (sabato 1 dicembre al Cinema Reposi) è esclusivamente ad inviti e prevede la proiezione del film di Sally Potter, “Ginger & Rosa”, con Elle Fanning, Alessandro Nivola, Annette Bening e Oliver Platt. La pellicola racconta l’amicizia tra due adolescenti (nate entrambe il giorno della bomba atomica su Hiroshima), cresciute nella Londra degli anni Sessanta, tra marce antinucleari e discussioni su sesso, moda e politica. Madrina della serata Ambra Angiolini.
I film scelti per l’inaugurazione e la chiusura del Festival introducono due dei temi ricorrenti di questa edizione: il lavoro e il coming of age, ovvero il percorso di crescita fino alla vecchiaia.
Al lavoro è dedicato anche il Premio Cipputi, per il quale concorrono otto film (di cui tre italiani. n.d.r.), presentati nelle varie sezioni. In giuria spiccano i nomi di Antonio Albanese (che sarà il protagonista del prossimo film di Gianni Amelio, n.d.r) e Michele Serra.
Le difficoltà nel riuscire a trovare un nuovo lavoro, anche reinventandosi, sono al centro dell’ultimo film di Ken Loach, presente quest’anno al Tff per ricevere il Gran Premio Torino, istituito nel 2009, e assegnato ai cineasti che hanno contribuito al rinnovamento del linguaggio cinematografico, alla creazione di nuovi modelli estetici e alla diffusione delle tendenze più significative del cinema contemporaneo: la pellicola, vincitrice del Premio della giuria all’ultimo Festival di Cannes, s’intitola “La parte degli angeli”.
Un secondo Gran Premio Torino verrà consegnato sabato 1 dicembre, nel corso della serata di chiusura del Festival, a Ettore Scola «per l’attenzione ironica e pietosa con cui, per mezzo del suo cinema, ha tratteggiato negli ultimi quarant’anni l’affresco culturale e sociale del nostro Paese».
Tra le principali sezioni competitive del Festival, sono da ricordare: Torino 30, dedicata al cinema “giovane”, e alla scoperta di talenti innovativi (vi sono presentati sedici film di nuova produzione, n.d.r.); Spazio Torino, il concorso cortometraggi realizzati da registi nati o residenti in Piemonte; Festa Mobile (generi e linguaggi che si alternano e si rincorrono); Rapporto confidenziale, sezione dedicata a paure e possessioni, che sarà inaugurata dalla figlia d’arte Jennifer Lynch, con il suo nuovo film, “Chained”, che vede tra i protagonisti Vincent D’Onofrio e Julia Ormond.
Tra i numerosi premi collaterali, quest’anno l’Associazione Museo Nazionale del Cinema assegna il Premio Maria Adriana Prolo alla Carriera al regista e produttore Daniele Segre, con cerimonia di consegna giovedì 29 novembre al Cinema Masimo.
Tutte le informazioni sul Festival, collegandosi al sito www.torinofilmfest.org
Buon Tff a tutti!
La Redazione di Mole 24