Torino: in tempo di crisi diminuiscono anche i rifiuti

Se 3 indizi fanno una prova, allora la crisi è davvero arrivata anche a Torino.
Sì , se non bastasse il costante numero delle aziende che nel capoluogo sabaudo ogni settimana son costrette a chiudere i battenti – nell’ordine delle diverse migliaia dall’inizio dell’anno ad oggi – insieme alla riduzione delle transazioni del mercato immobiliari, con relativo diminuzione anche del valore degli immobili- – per conclamare l’arrivo della crisi un altro segnale importante arriva dai dati forniti dall’Amiat.
L’Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino ha, infatti da poco comunicato i dati del servizio della raccolte rifiuti dei primi 9 mesi dell’anno registrando una notevole diminuzione delle quantità raccolte .
Da gennaio a settembre 2012, infatti, la quantità di rifiuti raccolta è stata solo di 319 .000 tonnellate rispetto ai 364.000 dell’anno precedente, con una diminuzione pari al 5%.
Importante anche il calo della raccolta differenziata che è stato pari allo 0,6% , mentre la carta è il materiale che si butta via meno rispetto al passato
«Nei periodi di crisi è una costante la diminuzione della produzione di rifiuti e di conseguenza anche la differenziazione di rifiuti- fanno sapere dalla società di raccolta rifiuti – E’ diminuita anche la quantità di rifiuti organici prodotta dalle aree mercatali della città : si sono ridotti gli scarti, quindi gli ambulanti riescono a vendere anche i prodotti di seconda scelta>.
Insomma, i torinesi in tempi di crisi come questi hanno limitato le proprie spese e ,di conseguenza, è diminuita anche la produzione e la differenziazione dei rifiuti.
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