Rugby serie A: il Cus Torino è incontenibile

Non è più una sorpresa, non è più solo una realtà: il Cus Torino sta diventando incontenibile. Seconda partita del trittico “di ferro” per i torinesi, che escono indenni anche dalla trasferta di Paese, che peraltro si presentava in campo sull’onda dell’entusiasmo dopo avere espugnato il campo dello Zhermack Badia.
I ragazzi di Regan Sue strapazzano i padroni di casa per 25-10, cominciando a lanciare messaggi molto seri alle altre pretendenti ai primi posti. Esordio da titolari per Baire, Lo Faro e Valmori e inizio subito con i cussini davanti, grazie al provvidenziale piede di D’Angelo, presto pareggiato da Pavin, su punizione che frutta anche un cartellino giallo per Lo Faro.

Primo break della partita pochi secondi dopo: Tinebra ruba palla sul calcio di avvio di Heymans e si fionda in mezzo ai pali, con uno sprint che da un lato vale la meta e dall’altro conferma la superiorità ospite nei punti di incontro e la velocità dell’ala biancoblu, che quando se ne va diventa incontrollabile. D’Angelo trasforma per il 10-3.
Il Paese però resta ancora aggrappato al match, riuscendo a pareggiare con una meta di Casarin trasformata da Pavin, che però non smorza le velleità torinesi: il Cus riprende infatti a macinare gioco e non lascia spazio in mischia, con un Clyde-Smith in grande evidenza.
È proprio lui a volare in meta alla mezz’ora di gioco, riportando avanti Torino, che con D’Angelo prima della fine del tempo mette a segno il break decisivo. Prima l’argentino trasforma un calcio piazzato, poi
parte palla in mano dai suoi 22 metri e con una doppia finta disorienta i trevigiani e guadagna campo. La cavalcata di D’Angelo prosegue per oltre venti metri e termina con un perfetto scarico per Heymans, che va a schiacciare in mezzo ai pali. Trasformazione centrale di D’Angelo e a metà gara la partita ha già maturato il suo score finale: nel secondo tempo il Cus deve solo svolgere operazioni di ordinaria amministrazione, provando a trovare la meta del bonus, che però non arriva.
I torinesi si accontentano e cominciano a pensare in grande: prima della prossima trasferta a Badia sono saldamente in testa alla graduatoria con 18 punti, con tre lunghezze di vantaggio sul Colorno, corsaro per 21-14 a Capoterra, mentre salgono a otto quelli sulle terze, che ora sono Badia, Vicenza e Paese.
Andrea Besenzoni