Basterebbe il titolo dell’articolo – 46 partite senza sconfitte- per raccontare la partita andata in scena ieri pomeriggio all’Artemio Franchi di Siena, dove una Juventus meno bella e più stanca di quella che ormai siamo abituati ad ammirare è riuscita, comunque offrendo una buona prestazione, a battere l’arcigna squadra di Serse Cosmi.
Una prova di carattere, di forza , quella dei bianconeri di Torino che, dopo la scialba partita di Champions League, è riuscita a restare in partita e a giocare per la vittoria per tutti i 90 minuti di ieri

Antonio Conte – ex allenatore del Siena dell’ultima promozione ed ancora ricordato con grande affetto dal pubblico bianconero – ha seguito la partita dallo sky box dello stadio Franchi , mentre sul campo andava in scena un piccolo turn-over: Marrone in difesa al posto di Bonucci e De Ceglie titolare dal primo minuto per far rifiatare la sorpresa di questo inizio campionato Asamoah.
Una partita intensa fin da subito che la Juve è riuscita a vincere affidandosi al proprio centrocampo.
Pirlo è tornato a dimostrare di essere il vero leader di questa squadra, affiancato da un instancabile Marchisio , capace di offrire quantità e qualità per tutti i 90′ minuti. Unica nota stonata del centrocampo , invece, è stata la prestazione di Vidal, apparso fisicamente stanco e bisognoso più di tutti di riposarsi.

Stesso discorso vale per Vucinic: impalpabile.
Il montenegrino non è mai stato in partita giocando , come purtroppo ogni tanto ancora capita, di fioretto al posto di capire l’intensità della sfida.
A fianco della punta un volitivo Giovinco ha fatto, tutto sommato, il suo compitino, finendo la partita in crescendo.
Anche l’altra “new-entry” della squadra juventina De Ceglie non ha sfigurato, quanto meno per intensità e voglia di giocare, ma bisogna ammettere che il ghanese arrivato a luglio dall’Udinese è di un altro livello.
Per sbloccare la partita è stata, però, necessaria l’ennesima punizione di Andrea Pirlo: il 12° gol di un centrocampista dall’inizio della stagione.
Il vero top player della squadra bianconera come sempre ha regalato momenti di grande calcio, abbinando però maggior quantità alla consueta qualità. Sempre da palla da ferma il campione del mondo del 2006 ha dato prova della sua bravura, colpendo un altro un altro palo e facendo tremare la traversa difesa da Pegolo.

Lo stesso dicesi per Marchisio, instancabile mulinello del centrocampo bianconero , capace di inserirsi in continuazione senza palla nella difesa avversaria.
E proprio dal prodotto nato nel vivaio juventino è nato, a 10 minuti dalla fine, è nato il gol del vantaggio. 3 punti ottenuti grazie alla capacità di concludere al volo una palla vagante nell’area di rigore della squadra del Siena.
Adesso dopo il filotto di partite dell’ultimo mese , tra Champions League e campionato la Juventus ha giocato ogni 3 giorni, ci sarà la meritata pausa per la nazionale.
Una sosta che la squadra di Conte necessita più di altre compagini, per quanto più della metà degli elementi della rosa saranno in giro per il mondo aggregati alla propria nazionale.
Sì, ormai la forza della Juventus non è più in discussione, l’unico enigma e capire come reagirà fisicamente ai difficii impegni che l’attendono questo autunno.
A. M.