Legambiente: il fiume Po sta morendo

Come ogni estate anche in Piemonte ci si lamenta della siccità e della scarsità di precipitazioni.
I primi a lanciare l’allarme sono ovviamente gli agricoltori delle campagne intorno a Torino, ma, al contrario di quanto si pensa, proprio le colture sono una delle cause della carenza idrica nei fiumi piemontesi. Il DMV (Deflusso Minimo Vitale) è la quantità minima d’acqua che, secondo norme in vigore dal 2009, dovrebbe essere garantita sempre ai fiumi. Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta denuncia invece che il DMV non è stato rispettato dai consorzi irrigui e dai produttori di energia elettrica locali e che gli effetti sono disastrosi. I letti dei fiumi sono completamente asciutti, a partire dal Po a valle di Revello (CN), il Pellice a Garzigliana (To), il Chisone a Macello (To), il Maira è praticamente a secco a valle di Racconigi (Cn), il Varaita a Polonghera (Cn), il Ricchiardo è prosciugato prima di Carmagnola (To), mentre il Sangone è asciutto a valle di Trana (To).
Marco Baltieri, responsabile Acqua e Difesa suolo di Legambiente Piemonte Valle d’Aosta dichiara che “il sistema idrografico piemontese è vicino al collasso ambientale e la qualità dell’acqua sta peggiorando per mancanza di autodepurazione; anche dal punto di vista biologico si assiste a un vero e proprio crollo dei popolamenti ittici, indicatore preoccupante di una situazione ormai pericolosa anche per la salute della popolazione”.
L’acqua viene completamente deviata nei canali irrigui che bagnano le sterminate colture di mais e di altre coltivazioni sempre più idroesigenti, fermandone il suo corso naturale; per tutta l’estate, quindi, il Po, nel tratto Moncalieri-San Mauro non riceve una goccia dalle sue sorgenti del Monviso, né dai suoi affluenti alpini a monte del capoluogo.
Ecco allora che il fiume che passa sotto i ponti cittadini si ritrova con pochissima acqua, praticamente ferma, con i nutrienti da fogna e soprattutto dagli scarichi di origine agricola, e scaldata dalle alte temperature estive, condizione ideale per l’eccessiva proliferazione di alghe e piante acquatiche, segno evidente di una forte eutrofizzazione.
Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e le associazioni dei pescatori chiedono pertanto:
– che la Provincia di Torino verifichi presso tutte le prese irrigue il rispetto del DMV e commini le sanzioni previste dalla legge in caso di inadempienza;
– che il Comune di Torino, nella tutela dei suoi cittadini, intervenga presso la Provincia di Torino e quella di Cuneo al fine di operare una maggiore vigilanza sul rispetto del DMV a salvaguardia del Po;
-che la Regione Piemonte intervenga per finanziare gli adeguamenti delle opere di presa dei canali, l’installazione dei misuratori di portata per il controllo del DMV e la redazione di norme di piano per gli impianti idroelettrici.
M.Parella@ mole24.it