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Il progetto della Biblioteca Civica a Torino Esposizioni diventa sempre più realtà

Da Simone Nale

Gennaio 19, 2021

Facciata Torino Esposizioni

Prossimamente il progetto di transizione della Biblioteca Civica a Torino Esposizioni potrà diventare realtà.

In questi giorni infatti, la Città di Torino sta trattando con il Ministero l’inserimento del progetto nel piano nazionale di ripresa e resilienza che l’Italia dovrà presentare alla Commissione Europea entro il 30 aprile 2021.

Il “Recovery Plan” prevede in particolare, per la digitalizzazione, la cultura e l’innovazione, investimenti intorno ai 45 e 46 miliardi di euro.

Ciò nonostante, per quanto riguarda il capoluogo piemontese ancora non è possibile parlare di cifre, tuttavia al momento si discutono quelle che possono essere le iniziative future.

Le idee per rivalorizzare la zona adiacente al parco del Valentino sono molte e per quanto riguarda Torino Esposizioni si prende ispirazione dalla Central Library di Oodi.

La Biblioteca di Helsinki rappresenta un’opera flessibile e futuristica, una struttura di 17mila metri quadrati in grado di convergere la memoria degli archivi con la contemporaneità del digitale.

L’idea è quella di fare Torino Esposizioni un luogo di creatività e innovazione sul modello finlandese.

Insieme, per altro, al vecchio Teatro Nuovo che diventerà un centro per le arti performative accessibile a tutte le compagnie.

Ciò nonostante, nel caso della Biblioteca Civica, i metri quadrati della struttura potrebbero essere addirittura superiori rispetto a quelli della Central Library di Helsinki:

Nel progetto del 2016 si menzionano infatti, 26mila metri quadrati di superficie e un investimento pari a 45 milioni di euro.

Tuttavia il progetto del disegno è al momento da rivedere.

In seguito a recenti sopralluoghi e indagini statistiche, e alle modifiche delle norme anti-sismiche, alcuni degli interventi ipotizzati non sono più concretizzabili.

Si è deciso di accantonare l’idea di costruire il deposito per i libri sotto il Padiglione Nervi e al momento sono in programma accordi con il Politecnico di Torino.

Torino Esposizioni visto dall'alto
Il progetto della Biblioteca Civica a Torino Esposizioni diventa sempre più realtà

Quest’anno la Città di Torino garantirà maggiori fondi alla biblioteche civiche

Con un budget di 130mila euro nel preventivo del 2020, per il 2021 la Città di Torino prevede di aumentare la cifra in modo da acquistare nuovi libri e giornali.

L’anno scorso inoltre, il totale era poi aumentato a quasi 300mila, dei quali 140mila provenivano dalle casse del Ministero.

Per quest’anno infatti, il preventivo partirà proprio da

, oltre alla possibilità di aumentare il budget in futuro.

Nei mesi scorsi le spese con i fondi del Mibact sono arrivati sostanzialmente dalle librerie del territorio per appoggiare la filiera.

Sono stati acquistati un totale di 9mila volumi e 3200 nuove pubblicazioni.

Tra le quali spiccano “Dante” di Alessandro Barbero, “Sporco Riccio” di James Patterson e John Connly e “Modigliani, l’ultimo romantico” di Corrado Augias.

Il 2020 del mondo editoriale, specialmente quello delle biblioteche, è stato un anno più che positivo.

Complice senza ombra di dubbio il lockdown, la librerie hanno registrato un aumento dei presiti degli e-book, da 32.248 nel 2019, fino a 65.487 nel 2020.

Dall’altro canto invece, i testi cartacei sono crollati con 520.079 prestiti in meno rispetto al 2020.

La Città di Torino, durante la prima ondata, ha garantito a tutti i cittadini di accedere alla piattaforma online di Mlol o “Media Library On Line”.

11.580 sono stati in seguito i nuovi iscritti, 6.607 in più rispetto ai 4.973 del 2019.

Allo stesso modo, numerose sono state le iniziative per i bambini e i giovani con un totale di 2.195.385 consultazioni.

I libri più richiesti sono stati:

  • “I leoni di Sicilia” di Stefania Auci
  • “Il treno dei bambini” di Viola Ardone
  • “Riccardino” di Andrea Camilleri
  • “Amica geniale” di Elena Ferrante.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media