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Museo Pietro Micca: visitare le gallerie sotterranee dell’Assedio di Torino

Da Giulia Licari

Settembre 20, 2021

Galleria sotterranea Museo Pietro Micca

A Torino c’è una vera e propria città sotterranea sotto la città, che pochi conoscono. Si tratta del sistema di tunnel e gallerie che, insieme alle mura fortificate, garantivano la difesa di Torino nel Settecento. A ridare luce a questo mondo sommerso è il Museo Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706.

Un museo dedicato alla figura di Pietro Micca e alle sue gesta che hanno permesso la liberazione della città dalle truppe francesi. Un luogo intriso di storia e umanità assolutamente da scoprire.

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Esterno Cittadella Pietro Micca Torino

C’era una volta la Cittadella

Il Museo Pietro Micca si trova in via Francesco Guicciardini, alle spalle della stazione Porta Susa di Torino.

Una zona particolarmente frequentata oggi come oggi. Ma andando a ritroso di quasi 500 anni, si presentava pressoché deserta: qui, infatti, sorgevano solamente le mura difensive della città.

Quando Torino venne scelta come capitale del ducato sabaudo nel 1563, i migliori ingegneri militari si prestarono per costruire un polo militare inespugnabile. Fu così che nacque la Cittadella, una fortezza pentagonale ammirata e copiata in tutta Europa, di cui oggi ci rimane soltanto una parte: il Mastio (visibile da Corso Galileo Ferraris e via Cernaia).

Rappresentava il potere sabaudo in tutto e per tutto, fulcro della difesa torinese contro ogni tipo di attacco. Negli anni a seguire, una serie di interventi rafforzarono ulteriormente la struttura cinquecentesca, introducendo un nuovo anello di fortini e una seconda linea di controguardia.

Persino Sèbastien Le Prestre, uno dei più grandi ingegneri militari e figura di riferimento del Re Sole, cercò di convincere il re di Francia a non concentrare l’assedio sulla Cittadella. Le Prestre, infatti, conosceva bene la realtà torinese e sapeva che i francesi avrebbero avuto difficoltà nell’espugnarla. E così fu.

Quando nel 1706 iniziò l’assedio da parte dei francesi, Torino si presentò ben coperta. Non solo dalla cerchia di mura e dalla fortezza della Cittadella, ma anche da una rete di gallerie nascoste che furono determinanti a rendere efficace la difesa.

Lo sviluppo urbanistico della città negli anni ha lasciato ben poche tracce delle fortificazioni. La Cittadella, per esempio, fu demolita nell’Ottocento, per ordine di Napoleone. In compenso, la rete di tunnel e gallerie si è mantenuta pressoché intatta. Grazie agli scavi sono venuti alla luce 14 km di passaggi sotterranei di cui 9 percorribili.

Passaggi scavati e costruiti da decine e decine di minatori e operai. Tra questi c’era anche Pietro Micca, un semplice minatore che, nella notte tra il 29 e il 30 agosto del 1706 si sacrificò per salvare i suoi compagni. Fece crollare una galleria con un esplosivo, bloccando le truppe francesi all’interno della Cittadella.

Targa in ricordo di Pietro Micca all'interno del Museo

Il Museo Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706

L’episodio dell’Assedio di Torino del 1706 è molto caro alla storia del territorio. Tant’è che un gruppo di storici e appassionati ne ha voluto fare un museo dedicato.

Il Museo Pietro Micca, in particolare, documenta gli eventi che si svolsero durante l’assedio, ma non solo. Racconta l’umanità di Pietro Micca e dei suoi compagni che per quattro lunghi mesi hanno resistito all’attacco con dignità e coraggio. Non a caso il museo sorge nel punto in cui, durante l’assedio, i francesi riuscirono a piazzare due pezzi d’artiglieria che fecero esplodere parte delle mura difensive della Cittadella.

La sua fondazione risale al 1961 (in occasione delle celebrazioni per il centenario dell’Unità d’Italia), anche se, in realtà, il primo progetto di musealizzazione in assoluto si pone agli inizi del Novecento. Furono le ricerche condotte dal colonnello Pietro Magni a svelare il primo ampio settore sotterraneo: le gallerie della mezzaluna del Soccorso, rese accessibili ai primi visitatori fin dal 1913.

Qualche decennio dopo, alcuni scavi condotti dal capitano Guido Amoretti fecero uscire allo scoperto l’intero sistema di gallerie contromina sotto la Cittadella. Durante la seconda guerra mondiale furono usate come rifugio antiaereo per poi essere nuovamente abbandonate.

Finalmente, nel 1958, la Città di Torino insieme al Genio Civile e all’Esercito Italiano procedette a svelare i tunnel sotterranei. Gli scavi consentirono il recupero integrale delle gallerie contromina e della celebre scala di Pietro Micca, l’eroe dell’Assedio a cui è intitolato il museo.

L’inaugurazione si tenne il 14 maggio 1961: la sede scelta è un edificio su due piani, di cui uno interrato, direttamente collegato alle gallerie sotterranee, vero fulcro del museo. Oltre ai cimeli, i reperti, i dipinti e le stampe esposte nelle sale, infatti, la parte più viva del Museo Pietro Micca è sicuramente il sistema di gallerie visitabili.

Un suggestivo museo che mette il luce la storia di Torino – quella che passa dai sotterranei – che ha reso grande la città e i cittadini. E che si trascina dietro un pizzico di mistero: alcune testimonianze parlano, infatti, di strane apparizioni tra le gallerie.

Cunicoli galleria Pietro Micca

Visitare il Museo Pietro Micca Torino

Il museo Pietro Micca è articolato su due saloni, uno al piano terreno e uno interrato, dove sono esposti modellini, una serie di reperti rinvenuti negli scavi e cimeli d’epoca. Tra questi si può ammirare il monumento di Giuseppe Bogliani a Pietro Micca, il minatore che con il suo eroismo permise alla città di difendersi dall’Assedio, commissionato dal re Carlo Alberto nel 1834.

La visita prosegue poi nei sotterranei, lungo le gallerie di contromina della Mezzaluna del Soccorso, rievocando l’episodio di cui fu protagonista Pietro Micca, nella notte tra il 29 ed il 30 agosto 1706.

Dal 1968 è l’Associazione Amici del Museo Pietro Micca ad occuparsi del servizio di guida per i visitatori. Tra i vari gruppi che costituiscono l’associazione vi è anche il “Gruppo Storico Pietro Micca della città di Torino” che anima e organizza periodicamente rievocazioni storiche tra le vie del centro.

Statua Pietro Micca davanti Cittadella Torino

Museo Pietro Micca Biglietti

Vista la normativa anti-contagio in vigore, le visite al Museo Pietro Micca sono a numero contingentato e su prenotazione.
Per accedere è richiesto, inoltre, il possesso di Green Pass.

Il costo del biglietto è veramente modico:

  • Intero: 3 €
  • Ridotto: 2 €
  • Gratis per le scolaresche

Museo Pietro Micca Orari

È possibile prenotare una visita guidata al museo nei seguenti giorni:

  • Dal martedì al sabato: ore 10:30 – 14:30 – 16:30
  • La domenica: ore 10:30 – 14:30 – 15:30 – 16:30

Chiuso il lunedì.

Ingressi speciali:
Il primo venerdì del mese l’ingresso è gratuito a partire dalle 13.

Per informazioni e prenotazioni

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Giulia Licari

Laureata in Lingue e Culture per il Turismo, con un Master online in Comunicazione digitale, Web marketing e Social media management (SDB), attualmente sto frequentando il corso di laurea magistrale in Comunicazione, ICT e Media . Da sempre amante di Torino e appassionata di comunicazione web e Seo