20 giugno 1903: buon compleanno Gustavo Rol

Nasceva il 20 giugno di 1903 anni fa uno dei personaggi più discussi del nostro capoluogo sabaudo
Sensitivo, mentalista e chiaroveggente Gustavo Rol è stato senza ombra di dubbio una delle menti più luminose ed incredibili che hanno calcato Torino.
Nasce in una famiglia agiata, il padre, Vittorio, è un avvocato a cui viene affidato il compito di dirigere la sede torinese della Banca Commerciale Italiana. La madre, invece, è figlia del presidente del Tribunale di Saluzzo.
L’educazione di Gustavo Rol è di primo livello.
Fin dall’infanzia dimostra un grande interesse per arti come la pittura e la musica, ma per seguire le orme del padre si iscriverà nel 1923 alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Torino. Laureatosi dieci anni più tardi inizierà a lavorare in giro per l’Europa presso filiali della Comit.
Sarà nella cittadina francese di Marsiglia che Gustavo Rol verrà a contatto con la metafisica
Inizia così una seconda parte della sua vita che lo renderà noto in tutta Italia. Gli studi nei quali si getterà a capofitto sull’associazione tra suoni, colori ed elementi lo porteranno a scrivere:
“Ho scoperto una tremenda legge che lega il verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura e non scriverò più nulla!”
Seguirà a questo periodo una crisi esistenziale che lo porterà a rinchiudersi in un convento, dal quale tornerà a vita laica solo grazie al supporto della madre.
Ricomincia dunque la sua vita mondana e la sua fama tra i ceti aristocratici e politici non tarderà ad emergere. Giornalisti e scrittori lo descrivono come un uomo incredibile e fuori dal tempo. La sensazione sembrava essere quella di avere a che fare con un uomo dotato di poteri illimitati che viveva una vita riservata immerso nella ricerca e dai libri.
Tra i vari poteri di cui aveva dato dimostrazione si possono elencare:
- telepatia
- chiaroveggenza
- precognizione
- viaggi nel tempo
- levitazione
- telecinesi
- materializzazione e smaterializzazione di oggetti.
Ma come facile che sia non mancava neanche una schiera di scettici: Piero Angela e Tullio Regge fondarono addirittura il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, e spesso chiesero a Rol disponibilità per una dimostrazione pratica dal vivo.
Ciò non avvenne mai.
Gustavo Rol sosteneva che i poteri scaturissero da un’entità superiore e non potessero esser replicabili sotto richiesta. C’è da dire che era proprio l’avvocato piemontese a selezionare attentamente il suo pubblico.
Il mago Silvan tentò invano per anni di farsi invitare per scoprire qualche trucco segreto, purtroppo però, invano. Sarà solamente il rancore a far affermare al mago che Rol non fosse altro che un prestidigitatore poiché utilizzava spesso le carte da gioco e forzature tipiche di un illusionista
Rol morirà nel 1994 a seguito del peggiorarsi del suo stato di salute.
Portò con sé nella tomba il mistero che per tutta la vita lo accompagnò. A noi, però, rimarrà per sempre il ricordo di una personalità straordinaria, in grado di far discutere i personaggi di rilievo in tutta Europa e che comunque, preveggente o meno, azzeccò una delle premonizioni che cambiarono la storia del nostro Belpaese.
Convocato dal Duce, su esplicita domanda, la risposta fu altrettanto esplicita: “La guerra è perduta e voi sarete allontanato dagli italiani nella primavera del 45“.
Uscendo, infine, comunicò alle guardie la data esatta della morte di Mussolini. E fu la fine del ventennio più buio della nostra nazione.
Paolo Spano