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La divisa della nazionale è azzurra in omaggio ai Savoia

Da Alessandro Maldera

Marzo 16, 2016

La divisa della nazionale è azzurra in omaggio ai Savoia

Quante volte abbiamo sentito la frase “forza azzurri”!

E quante volte l’abbiamo detta noi stessi! In casa sul divano, pronti a balzare in piedi gridando la gioia per il tanto agognato goal (rischiando nel brusco gesto anche di rimetterci la schiena). O magari in piazza con gli occhi fissi all’insù verso un maxischermo, incantati da un azzurro che non è quello del cielo.

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E’ il colore che sogniamo fin da quando siamo bambini, mentre tiriamo i primi calci ad un pallone di plastica al giardino sotto casa, con la foga di chi si sta giocando una finale al Maracanà.

Ma perché proprio il colore azzurro? In fondo la bandiera italiana è verde bianca e rossa…

Sono state fatte diverse ipotesi più o meno probabili o fantasiose ma la versione ufficiale, accreditata dalla stessa FIGC, vuole che la scelta sia un omaggio casa Savoia.

Simbolo degli antichi regnanti piemontesi è la croce di Giovanni Battista, bianca su sfondo rosso (di rosso alla croce d’argento, usando la denominazione che si utilizza di solito per descriverla), ma il colore azzurro è intimamente legato all’araldica sabauda ed è presente in quasi tutti i suoi stemmi.

La divisa della nazionale è azzurra in omaggio ai Savoia
La divisa della nazionale è azzurra in omaggio ai Savoia

Un blu chiaro, denominato appunto “Blu Savoia”, omaggio e richiamo alla vergine Maria, che la tradizione vuole ammantata proprio da un drappo azzurro.

Tornando alla nazionale di calcio italiana, essa non nasce vestita di tale colore. La prima partita ufficiale la vede con una divisa di colore bianco, forse in onore della Pro Vercelli che con quella maglia vinceva due scudetti consecutivi nel 1909 e nel 1910.

Correva il 15 maggio del 1910, e l’Italia si impone in questo esordio calcistico assoluto con un secco 6 a 2 all’Arena di Milano contro la squadra francese.

La stessa maglia viene utilizzata anche il 26 Maggio del 1911 a Budapest, in occasione di un’amichevole contro la forte nazionale Ungherese. Questa volta è una Caporetto e sono i nostri ragazzi a capitolare con un pesante passivo di 6 a 1.

E’ nella partita di ritorno che gli atleti italiani indossano per la prima volta l’azzurro, un match giocato a Milano il 6 Gennaio 1911 e terminato ancora in favore dell’Ungheria, ma col risultato di 1 a 0. Motivo del cambio è probabilmente il fatto che anche la divisa di quest’ultima era di colore bianco, che fu lasciato sportivamente alla squadra ospitata.

Da allora, a parte una breve parentesi dal ’35 al ’38 in cui regime fascista impose una maglia nera, l’azzurro non ha più abbandonato la nazionale italiana. Con buona pace della casacca bianca retrocessa a seconda divisa.

Ma non solo: nel corso degli anni (e salvo alcune rare eccezioni) l’azzurro è diventato il colore dell’Italia sportiva, essendo stato adottato da quasi tutte le discipline.

E allora… Forza Azzurri!!!

Daniele De Stefano

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende