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Vino Dolcetto: il vino rosso piemontese dell’amicizia

Da Alessandro Maldera

Novembre 28, 2013

Il vino Dolcetto è uno dei vini piemontesi più rinomati e amati in Italia e nel mondo. Spesso definito come il “vino dell’amicizia” e della “compagnia“, questa bevanda ha una lunga storia che risale a secoli fa. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche, le origini e le zone di produzione di questo vino unico. Scopriremo anche come abbinarlo ai piatti tradizionali piemontesi e come il Dolcetto sta vivendo una rinascita grazie all’impegno dei produttori nel migliorarne la qualità.

Caratteristiche

Il Dolcetto è un vino rosso di colore rubino con riflessi violacei. Al naso, si distingue per il suo bouquet fruttato, con note di frutti di bosco come ciliegie, more e prugne. Al palato, il Dolcetto si presenta secco, leggermente tannico ma non troppo, con un retrogusto amarognolo e di mandorla. È un vino di grande bevibilità, che si sposa perfettamente con la cucina tradizionale piemontese.

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Origini del Dolcetto

Le origini della bevanda sono ancora oggetto di dibattito. Mentre alcune fonti storiche affermano che il vitigno appare per la prima volta nel 1593, altri sostengono che il Dolcetto sia originario del Monferrato o della Liguria, dove è conosciuto come Ormeasco. Indipendentemente dalla sua origine esatta, il la bevanda ha giocato un ruolo fondamentale nell’economia delle cantine piemontesi, soprattutto durante il periodo in cui il Barolo era ancora poco conosciuto. Grazie alla sua robustezza e alla sua capacità di adattarsi a diversi terreni e climi, è stato per secoli il pilastro dell’industria vinicola piemontese.

Zone di produzione

Il Dolcetto viene coltivato principalmente in diverse zone del Piemonte, tra cui Ovada, le Langhe e Dogliani. Ogni area di produzione conferisce al vino caratteristiche uniche e distintive. Ad esempio, quello di Ovada Superiore è un vino strutturato che viene affinato più a lungo in legno. Mentre il Dolcetto di Diano d’Alba, limitato solo all’omonimo comune, viene coltivato nei famosi 77 sorì, versanti con la migliore esposizione. Inoltre, alcune zone sono state riconosciute con Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), come il Dolcetto di Dogliani.

Il vino nella Cucina Piemontese

Il Dolcetto si sposa perfettamente con la cucina tradizionale piemontese, aggiungendo un tocco di sapore e armonia ai piatti locali. È un vino versatile, in grado di accompagnare antipasti, primi piatti come la classica lasagna al forno o i tagliolini al tartufo, carni alla griglia, vitello tonnato, pollo al curry, ravioli di erbette alla parmigiana e risotto al tartufo

Rinascita

Negli ultimi anni, il Dolcetto ha vissuto una rinascita grazie all’impegno dei produttori nel migliorarne la qualità e nel posizionare i propri vigneti in luoghi maggiormente esposti al sole. Nonostante sia tradizionalmente un vino consumato giovane, alcuni produttori stanno sperimentando nuove tecniche di affinamento per valorizzarne ulteriormente le caratteristiche. Grazie a questi sforzi, il Dolcetto sta conquistando un pubblico sempre più vasto, anche sui mercati esteri, grazie al suo buon rapporto qualità-prezzo e alla sua versatilità.

Articolo aggiornato il 4/12/2023

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende