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Storia della Reggia di Venaria Reale: tutto ciò che c’è da sapere

Da Alessandro Maldera

Settembre 05, 2013

Storia Reggia Venaria Torino Piemonte

La storia di questo gioiello, patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997

La Reggia di Venaria Reale è probabilmente la più grande residenza sabauda costruita nel XVII secolo per volere dei Savoia. Una costruzione a due passi da Torino nata come sede per le battute di caccia: si presenta come un imponente edificio circondato da meravigliosi giardini e giochi d’acqua. 

La reggia di Venaria Reale è un luogo da non perdere se si sta organizzando una visita nel capoluogo piemontese, ma anche come gita fuori porta approfittando anche delle innumerevoli mostre organizzate.

Nel Seicento e nel Settecento la corte sabauda trascorreva le sue giornate tra attività di svago e feste, e le residenze che circondavano la città ne erano i teatri. Erano le cosiddetteCorona di Delizie”, edifici costruiti intorno alla capitale, a testimonianza della magnificenza di Casa Savoia.

Tra questi, ad esempio, Villa della Regina e il Castello del Valentino, luoghi preferiti da duchesse, principesse e regine. Invece la Palazzina di Caccia di Stupinigi e la Reggia di Venaria Reale, grandiosi palazzi barocchi, adibiti a residenze di caccia e di piacere.

 Disegno Reggia di Venaria

La storia

La reggia di Venaria Reale viene commissionata dal duca Carlo Emanuele II di Savoia nel 1658 all’architetto Amedeo di Castellamonte. L’obiettivo era quello di creare una base per le battute di caccia.

Difatti il nome stesso della località, Venaria, rimanda all‘attività venatoria, uno dei passatempi preferiti dal duca.  Tant’è che l’architetto pensò ad inserire la reggia all’interno di un vasto parco e di un piccolo borgo.

I lavori ufficiali terminarono nel 1675 ma altri interventi vennero fatti negli anni successivi. Ad esempio nel 1693 i francesi danneggiarono la struttura e Vittorio Amedeo II la ristrutturò secondo i canoni francesi. Un tentativo di imitare lo sfarzoso esempio della Reggia di Versailles.

Agli inizi del Settecento, a seguito di danni subiti dai francesi, Vittorio Amedeo II affida la ristrutturazione a Filippo Juvarra. Inoltre i giardini della Reggia di Venaria Reale, come li vediamo oggi, si devono al restyling guidato da Michelangelo Garove.

Filippo Juvarra, che si occupò anche dell’ampliamento degli edifici. A lui dobbiamo l’aspetto odierno, un barocco, proporzionato, armonico. Gli edifici aggiunti alla struttura originaria sono:

  • la Galleria Grande,
  • la Cappella di Sant’Uberto,
  • la Citroneria
  • le Scuderie

Invece all’architetto Benedetto Alfieri si deve la realizzazione di un fitto sistema di gallerie di comunicazione tra i vari edifici della Reggia di Venaria Reale. Ricordiamo che quest’ultima è patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1997.

Lavori di riqualificazione della Reggia di Venaria

La riqualificazione

Il periodo di dominazione napoleonico non fu roseo per la Reggia di Venaria Reale. Infatti i meravigliosi giardini vennero distrutti per costruire una grande piazza d’Armi.

Inoltre l’intero edificio venne riconvertita in una caserma diventando poi anche il cuore della Cavalleria sabauda. E tutto ciò portò ad uno stato degrado.

Questa situazione si prolungò fino al 1978 quando finalmente la Reggia di Venaria Reale venne ceduta alla Soprintendenza. A questo punto si iniziò a parlare di restauro che, però, iniziò solo nel 1998.

Finalmente la Reggia di Venaria Reale viene riaperta al pubblico il 13 ottobre 2007 riportandola al suo antico splendore e aprendo le sue straordinarie bellezze al pubblico.

Ma la storia della riqualificazione non termina con la riapertura. Infatti in questa occasione era stato recuperato solo il corpo centrale della Reggia di Venaria Reale.

Nel 2009 vengono riaperti al pubblico anche le Citroniere e le Scuderie. Invece bisogna aspettare il 2011 per poter ammirare lo splendore dei magnifici giardini.

L’opera era completata e la Reggia di Venaria Reale diventa polo turistico e sede di importanti mostre per celebrare il 150esimo anniversario dell’Unità di Italia. 

La struttura

La Venaria Reale è un grandioso complesso alle porte di Torino con:

  • 80.000 metri quadri di edificio monumentale
  • 60 ettari di Giardini,
  • 3.000 ettari recintati del Parco La Mandria,

È un capolavoro dell’architettura e del paesaggio, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997.

Il complesso è imponente e lo si percepisce sin dall’inizio. Infatti di fronte ai cancelli della Reggia di Venaria Reale, in Piazza della Repubblica, si trova la riproduzione, sul selciato della piazza, di un simbolo ricorrente.  Esso è il “nodo Savoia“, ovvero la riproduzione di un particolare modo di annodare le funi che era anche un segno distintivo della famiglia.

Accedendo poi dall’entrata principale si viene accolti nella Corte d’Onore, un cortile al centro del quale si trova una fontana detta del Cervo.

La struttura presenta chiaramente due stili distinti di costruzione:

  • la parte più chiara, quella del corpo centrale della residenza, è la parte più antica, realizzata a partire dal 1658
  • la parte in mattoni, l’ala sinistra, realizzata nel 1700 per un progetto di ampliamento che però non venne mai ultimato

La famiglia reale si spostava alla Reggia di Venaria Reale soltanto in primavera, ragion per cui non esistono impianti di riscaldamento degli ambienti. Molti dei caminetti visibili oggi nelle sale, infatti, vennero aggiunti in tempo di guerra e realizzati dall’esercito che si era impadronito della struttura.

Sala di Diana Reggia di Venaria

La Sala di Diana

Il punto centrale della Reggia di Venaria Reale è costituito dalla Sala di Diana, alla quale si accedeva dopo aver percorso il cortile d’accesso e quello d’onore.

È una sala di forma rettangolare ricchissima di stucchi e rappresentazioni allegoriche tutte incentrate ovviamente sul tema della caccia. Le decorazioni presenti:

  • la volta affrescata d’Olimpo, opera di Jan Miel, dove campeggia Giove che offe un dono a Diana
  • enormi ritratti equestri dei duchi e della corte firmati da vari pittori a servizio ducale
  • tele a tema venatorio sempre dell’artista Jan Miel, tra queste, ad esempio la Caccia al Cervo, alla Lepre, all’Orso, alla Volpe, al Cinghiale, la Morte del cervo, l’Andar al bosco, l’Assemblea, il Lasciar correre, la Curea. 

Sala di Diana Reggia di Venaria

La Galleria di Diana

La Galleria di Diana è un vero capolavoro dell’architettura del Settecento. Si trova sul lato sinistro della Reggia di Venaria Reale e unisce due torrioni con tetti ricoperti da mattonelle in ceramica multicolori.

La Galleria è un’altezza al centro volta di circa 15 metri, una lunghezza di circa 80 metri ed una larghezza di 12 metri.

Ciò che la rende ancora più affascinante sono le 44 ampie finestre che permettono l’ingresso di una fantastica illuminazione naturale. Inoltre le 22 aperture situate sulla volta determinano un gioco di luci e penombre. Tutto ciò esalta la varietà degli infiniti decori e delle due esedre, suggestionando inesorabilmente i visitatori. https://www.lavenaria.it/it/esplora/i-capolavori/galleria-grande

Queste aperture sono peculiari perché hanno una forma ovale se osservate dall’interno, mentre risultano rettangolari dall’esterno. 

La Galleria di Diana della Reggia di Venaria Reale è un’opera straordinaria armonica e proporzionata. I sontuosi decori di stucchi che la ricoprono insieme ai giochi di luce suggestivi, rendono a questo luogo un impatto scenico straordinario.

La Cappella di Sant’Uberto reggia di Venaria

La Cappella di Sant’Uberto

Un altro capolavoro di Filippo Juvarra alla Reggia di Venaria Reale è la Cappella di Sant’Uberto, titolata al santo protettore dei cacciatori.

I lavori iniziarono nel 1716 e terminarono nel 1729, commissionati da Vittorio Amedeo II a Filippo Juvarra. Quest’ultimo progettò la cappella su una base a croce greca con ampie volumetrie.

L’architetto vuole che due grandi altari ai lati del transetto e quattro cappelle circolari all’interno e poligonali all’esterno, poste sulle diagonali.

Decorazioni fastose e sapienti giochi di luce rendono questa cappella davvero unica nel suo genere. 

Entrando nella Cappella di Sant’Uberto della Reggia di Venaria Reale l’attenzione viene catturata soprattutto dall’altare maggiore realizzato da Giovanni Baratta. 

Viene sorretto da angeli in marmo ma la luce che filtra dalle alte vetrate retrostanti, fanno apparire questo altare quasi sospeso nel nulla, rendendo il tutto molto suggestivo.

La Citroniera delle Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria

La Citroniera delle Scuderie Juvarriane

La Scuderia Grande Juvarriana della Reggia di Venaria Reale è uno degli spazi architettonici più imponenti della Venaria e del barocco europeo.

La Citroniera delle Scuderie Juvarriane viene costruita all’inizio del XVIII secolo, quando il re Vittorio Amedeo II di Savoia assegna all’architetto Filippo Juvarra il compito di curare l’ampliamento della magnifica residenza della Reggia di Venaria Reale.

Il progetto juvarriano per la Citroniera è più simile ad un grandioso spazio piuttosto che ad una scuderia. L’edificio è effettivamente imponente e gli spazi grandiosi. La Citroniera è lunga 148 metri, larga 14 e alta ben 16 metri. 

Se l’ambiente appare “spoglio”, almeno per i canoni della scenografica Reggia di Venaria, è perché le nicchie, le volte e le aperture previste dall’architetto erano state realizzate solo in parte e sono andate perdute nei secoli successivi.  All’interno è esposto lo splendido Bucintoro, fatto realizzare a Venezia da Vittorio Amedeo II fra il 1729 e il 1731, oggi unico esemplare originale rimasto al mondo. l

Sono presenti anche alcune fra le più sontuose carrozze di gala utilizzate dai Savoia fra Sette e Ottocento. Fra queste il Berlingotto, realizzato per Vittorio Emanuele I nel 1789 dai principali artisti della corte sabauda, e la Berlina dorata, commissionata da Vittorio Emanuele II, asceso al trono d’Italia.

È una mostra permanente imperdibile, sia per il valore eccezionale delle opere esposte, sia per comprendere meglio la storia della Reggia di Venaria Reale, del suo territorio, della dinastia che l’ha governato, e dell’epoca che rappresentano.

Il Giardino delle Sculture Fluide di Penone

La Reggia di Venaria Reale è circondata da uno splendido parco all’italiana. Infatti presenta una perfetta suddivisione geometrica degli spazi grazie all’utilizzo sapiente di filari alberati e siepi, specchi d’acqua geometrici, spesso accostati ad elementi architettonici quali fontane e statue

Il Giardino della reggia di Venaria Reale si estende per circa tre ettari. passeggiando al suo interno si possono ammirare alberi in bronzo, fontane e boschetti. 

In origine i giardini di corte sono realizzati con diversi livelli di terrazzamento, fontane, un ninfeo e elementi artistici che impreziosivano l’ambiente. 

Durante il periodo napoleonico, i giardini della reggia si trasformano in una Piazza d’Armi e vengono quasi del tutto cancellati.  

Tra il 2003 ed il 2007, in fase di riprogettazione e ristrutturazione, sono state aggiunte quattordici opere utilizzando diversi materiali: alberi, marmo, acqua, bronzo, pietra e granito. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Castello di Rivoli. 

L’antico livello del Parco basso, distrutto all’inizio del Settecento, è stato ricostruito per ospitare, al di sotto, le centrali tecnologiche della Reggia di Venaria Reale. 

Nel progetto di ristrutturazione, però, era necessario ridare quella magnificenza dei giardini seicenteschi. Era necessario ridare vita a quegli intrecci tra vegetazione e giochi d’acqua andati completamente perduti.

È certamente questo l’aspetto di maggiore spettacolarità che i Giardini della Reggia di Venaria Reale propongono ed emozionano i visitatori e i turisti da ogni parte del mondo.

Attualmente il giardino della Reggia di Venaria Reale ha un impianto che segue uno stile francese, che punta alla vastità dei panorami e crea una sorta di corridoio che proietta l’osservatore dalla residenza reale verso la vastità del regno. 

Al fondo delle grandi distese verdi si trova poi l’adiacente parco de La Mandria, altra piacevole visita da fare in zona. 

Informazioni e Contatti

  • Indirizzo: Piazza della Repubblica 4, Venaria Reale
  • Orario apertura al pubblico:

Da martedì a venerdì: dalle ore 10 alle 17 Sabato e domenica e festivi: dalle ore 10 alle 19

  • Come arrivare

Venaria dista circa 10 chilometri dal centro storico di Torino.

L’aeroporto più vicino è lo Scalo aeroportuale “Sandro Pertini” di Caselle Torinese.

Si raggiunge in treno con la linea Torino Dora-Ceres (fermata Venaria, viale Roma). 

Con i mezzi pubblici si può scegliere tra le linee 72, 11, VE1 o la comodissima navetta Venaria Express, in partenza dalla stazione di Porta Nuova.

In auto si raggiunge via tangenziale di Torino Nord, uscita Venaria o Savonera/Venaria.

Aggiornato al 23 novembre 2020

 

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende