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1 maggio 1945: il New York Times pubblicò la caduta di Torino in prima pagina

Da Alessandro Maldera

Gennaio 10, 2013

1/5/1945: quando il New York Times pubblico' la caduta di Torino in prima pagina

Capita spesso che Torino e la sua importanza vengano sottovalutate. Capita soprattutto che gli stessi torinesi sottostimino la propria città.

Capita poi che testate straniere ci ricordino il primo piano mondiale che occupa Torino. A dimostrazione di questo prendiamo ad esempio la copertina del New York Times del primo maggio 1945.

Il titolo di testa della prima pagina è più che eloquente: “Russians fly victory flag on Reichstag; U.S. 7th wins Munich, drives for Brenner; foe smashed in Italy, Turin is captured” . Ovvero “I russi alzano bandiera di vittoria sul Reichstag; il settimo reggimento degli Stati Uniti vince Monaco di Baviera e si dirige verso il Brennero, il nemico schiacciato in Italia, Torino è catturata”.

Queste poche righe, che riassumono le vicende di uno degli ultimi cruciali giorni di guerra, dipingono uno dei momenti storici più fondamentali della storia contemporanea.

Il conflitto vede ormai la vittoria del blocco Statunitense e Sovietico e la sua totale affermazione con la presa di obiettivi significativi.

Quello che fa scalpore è il vedere la considerazione che viene data a Torino

Benché il capoluogo piemontese sia ultimo nell’elenco, viene messo sullo stesso piano strategico di città come Monaco di Baviera. Di simboli come il Reichstag di Berlino, sede del parlamento del Reich tedesco e del passo del Brennero.

È ovvio che l’attenzione catalizzata da Torino e dagli altri obiettivi sensibili faccia passare in secondo piano altre notizie. Ma è quasi assurdo leggere quanto segue vista la portata storica.

A fondo pagina un trafiletto titola “Dachau captured by Americans, who kill guards, liberate 32000”. “Dachau preso dagli americani che uccidono le guardie e liberano 32000 persone”.

C’è da riflettere su quanto poco si conoscessero allora i campi di concentramento.

Questa notizia riguardante il primo campo di concentramento del Reich sarebbe oggi il “titolone” che fa vendere il giornale e non una nota relegata a fondo pagina. In ogni caso le vicende descritte dal Times del primo maggio ’45 ci lasciano due insegnamenti .

Il primo è che la storia spesso viene scritta in maniera imprevedibile e diagonale rispetto a quanto ci aspettiamo. Il secondo è che Torino, anche se spesso lo dimentichiamo, è un nome che dovrebbe stare tra i grandi.

Michele Albera

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende