Mole24 Logo Mole24
Home » Cinema » Film Poliziotteschi: a Torino il genere che ha segnato un’epoca

Film Poliziotteschi: a Torino il genere che ha segnato un’epoca

Da Alessandro Maldera

Settembre 20, 2012

I poliziotteschi sono film italiani che hanno dominato gli schermi negli anni ’70 e ’80. Questo genere, noto anche come poliziesco all’italiana, si basava su storie di indagini poliziesche che spesso prendevano spunto da eventi di cronaca nera dell’epoca. Con uno stile enfatico, critico e talvolta anche comico, questi film hanno catturato l’attenzione degli spettatori, diventando un fenomeno di grande successo.

Ascesa dei Poliziotteschi

Nel panorama cinematografico italiano degli anni ’70, i poliziotteschi hanno rappresentato un genere di grande impatto. Questi film, realizzati spesso con risorse limitate, hanno saputo coinvolgere il pubblico grazie alle loro trame avvincenti e vicine alla realtà quotidiana.

I poliziotti protagonisti dei questo genere erano spesso figure dure e coraggiose, decise a combattere la violenza e a garantire la sicurezza dei cittadini. Insomma, questi personaggi interpretavano il bisogno di sicurezza che gli italiani avvertivano in quegli anni.

Film poliziotteschi ambientati a Torino

La città di Torino è stata una delle location preferite per i poliziotteschi italiani. Registi come Carlo Lizzani, Romolo Guerrieri, Massimo Dallamano e Mario Girolami hanno ambientato i loro film sotto la Mole Antonelliana, contribuendo a creare un’atmosfera unica e coinvolgente.

Tra i poliziotteschi ambientati a Torino, spiccano due film in particolare: “Torino nera” del 1972, diretto prorpio da Carlo Lizzani e con Bud Spencer nel cast, e “Torino violenta” del 1977, diretto da Carlo Ausino. Quest’ultimo film ha ottenuto un successo straordinario al botteghino, guadagnando venti volte il suo budget di appena 60 milioni di lire. Infatti, ha registrato un incasso straordinario di circa 1 miliardo e 300 milioni di lire.

Successo dei Poliziotteschi

Una delle caratteristiche distintive delle pellicole è stata la loro capacità di far immedesimare il pubblico. Non solo gli sfondi delle città italiane rendevano credibili le storie raccontate, ma anche le trame stesse, fortemente legate alla realtà quotidiana, hanno suscitato grande interesse.

Elementi iconici

I poliziotteschi non si limitavano a raccontare storie di polizia e criminalità, ma spesso affrontavano anche tematiche sociali e politiche dell’epoca. Questi film erano caratterizzati da una forte critica al degrado morale e sociale, mettendo in evidenza le ingiustizie e le disuguaglianze presenti nella società.

Le colonne sonore dei poliziotteschi sono diventate un elemento iconico del genere. Molte di queste musiche sono state composte e orchestrate dal maestro Franco Micalizzi, contribuendo a creare quell’atmosfera unica e coinvolgente che ha reso i poliziotteschi così amati dal pubblico.

L’eredità dei Poliziotteschi

Nonostante il genere dei film poliziotteschi sia ormai di nicchia, la sua influenza e il suo impatto sulla cinematografia italiana sono ancora evidenti oggi. L’epoca dei poliziotteschi ha segnato un periodo di grande creatività e innovazione nel cinema italiano, influenzando anche registi e produttori internazionali.

Recentemente, il talentuoso regista torinese Alessandro Rota ha realizzato il mediometraggio “Calibro 70“, un omaggio all’epoca d’oro dei poliziotteschi. Con una trama avvincente e un cast di eccezione, il film racconta una storia che si trasforma da semplice omaggio a un , mantenendo uno stile impeccabile.

Curiosità

I poliziotteschi italiani spesso trovavano ambientazione in luoghi reali, rendendo le storie ancora più credibili e coinvolgenti per il pubblico. Torino è stata una delle città italiane che ha ospitato molte scene dei poliziotteschi, e alcuni luoghi sono diventati veri e propri simboli del genere.

Ad esempio, il Cinema Ideal, situato nei pressi di piazza Statuto, è stato il set di alcune scene memorabili di “Torino violenta”. Anche il barbiere di via Verdi, non lontano da palazzo Nuovo, è un luogo iconico per gli amanti dei poliziotteschi. Il proprietario del barbiere, il signor Natale, è stato uno dei personaggi di “Torino violenta”

Articolo aggiornato il 17/12/2023

Alessandro Maldera Avatar

Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende